Si può proprio dire che, da oggi, comincia la settimana per portare Andrea Belotti al Toro, quel colpo in canna che i granata hanno in mente da tempo (trovando l’accordo con il giocatore da oltre un mese) ma che è per ora sempre rimasto bloccato dalle resistenze del Palermo. Economiche, ma anche numeriche. Ma a esattamente 14 giorni dal termine del mercato, Cairo vuole rompere gli indugi, e regalare a Ventura quella ciliegiona su una già prelibatissima torta (di cui si è avuto un assaggio ieri contro il Pescara) prima della trasferta di esordio in campionato, a Frosinone.

 

Resistenze palermitane, si diceva. In primis la valutazione: la sensazione di qualche giorno fa era che non fossero suffcienti i 7,5 milioni di cui si vociferava. E in effetti, per chiudere, Zamparini ne vuole 8, più qualche bonus. Distanze minime, tutto sommato, facilmente colmabili. Più problematico è il fatto che il Toro “dipenda” dal Palermo, ossia dalle trattative che i rosanero stanno portando avanti per il reparto offensivo, alla ricerca di uno o due giocatori che possano, secondo anche Iachini, meglio integrarsi con Vazquez. Una è stata praticamente definita, con Gilardino che viene considerato alle firme (trasferimento in prestito dalla Cina); l’altra è invece più in alto mare, ma proprio i soldi che deriverebbero dalla cessione di Belotti potrebbero permettere al club siciliano di avere la liquidità necessaria per essere più accattivanti sul mercato (per esempio, per arrivare a Campbell).

 

Insomma, qualcosa da limare con il Palermo, e già da oggi Cairo e Petrachi prenderanno contatto con i dirigenti rosanero per cercare di arrivare alla fumata bianca. Non solo, ieri sera, dopo la partita con il Pescara, presidente, direttore sportivo e allenatore si sono parlati a lungo: non tanto per analizzare la vittoria, ma per parlare proprio di Belotti, e delle tempistiche legate a quello che è sempre stato l’obiettivo primario del Toro. Obiettivo che, ora, è più sensibile che mai. E che, da ambienti di mercato, sorprenderebbe maggiormente se dovesse rimanere a Palermo, piuttosto che trasferirsi in granata.

 

 


Maksimovic, Cairo chiude la porta ma il Napoli non molla la presa

La rassegna stampa del 17 agosto 2015