Sabato sera all’Olimpico il Toro scenderà di nuovo in campo dopo la sosta per le Nazionali. Di fronte ci sarà il Milan di Sinisa Mihajlovic, a caccia di punti utili al rilancio in classifica, dopo le due sconfitte consecutive maturate contro Genoa e Milan. Il Presidente Berlusconi ha rinnovato la fiducia al tecnico serbo, ma ha chiesto una prova d’orgoglio già nella partita contro il Toro.

 

La campagna estiva, i risultati delle amichevoli e i proclami dei protagonisti avevano illuso i tifosi rossoneri che questa stagione sarebbe stata quella della svolta. Le prime sette giornate di campionato hanno mostrato, invece, un Milan fortemente discontinuo e ancora lontano dalle squadre di vertice. Napoli, Fiorentina, Inter, Roma e Juventus sembrano essere una spanna sopra ai rossoneri e tante compagini, tra cui proprio quella granata, sono pronte a recitare il ruolo di protagoniste al pari delle formazioni più quotate.

 

La difesa è un’incognita costante: l’investimento per Romagnoli non è stato ancora ripagato dalle prestazioni del giovane centrale e di fianco a lui si fatica a trovare un protagonista. A centrocampo, procede a rilento l’inserimento di Bertolacci, mentre appare sempre più leader Giacomo Bonaventura. L’attacco è tutto sulle spalle di Bacca e Luiz Adriano, i due acquisti estivi che hanno fatto sognare i tifosi rossoneri. Entrambi hanno mostrato buone cose nelle prime partite e sono andati via via spegnendosi nel prosieguo del campionato. Mihajlovic, a turno, ha provato a scuoterli con l’esclusione dall’undici titolare, ma la reazione auspicata non è ancora arrivata. Alle loro spalle c’è sempre l’ombra ingombrante di Balotelli, che, come è spesso accaduto nella sua carriera, ben figura nelle prime apparizione. Ora l’attaccante italiano deve dimostrare di essere maturato rispetto al passato e deve trovare continuità nell’impegno e nelle prestazioni, se vuole riguadagnare la titolarità e sperare in una convocazione in Nazionale.

 

Mihajlovic, nelle prime giornate, ha insistito con il 4-3-1-2, ma le difficoltà palesate nelle utlime partite potrebbero fargli cambiare idea già a partire dalla gara contro il Torino. Le alternative sono il 4-4-2 o il 4-3-3, con l’inserimento nei papabili titolari anche del grande ex Alessio Cerci. Sicuramente i rossoneri hanno bisogno di trovare continuità se vogliono ambire alle posizioni europee e per farlo devono trovare un leader in grado di trascinarli anche nelle partite più difficili. Il campionato è ancora lungo, ma Berlusconi e Galliani hanno chiesto un’inversione di rotta immediata.


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