Pierpaolo Marino, fa bene il Torino a muoversi alla ricerca di un paio di ritocchi, un centrocampista e un attaccante, per rinforzare una rosa sulla carta già competitiva?
Certamente il reparto offensivo ha avuto qualche problema, un po’ per le difficoltà di Maxi Lopez che non è ancora i livelli dello scorso anno, un po’ per il fatto che Quagliarella si sia bloccato. E per fortuna Baselli ha fatto tutti quei gol, tra l’altro abbastanza a sorpresa. Leggo di Kramaric e dico che il Toro farebbe un grande affare

 

Il croato può essere il giocatore giusto?
Altroché, un attaccante come Kramaric è merce rara, è un vero top player. L’ho visto anche dal vivo, due o tre volte, quando giocava nel Rijeka perché volevo portarlo all’Atalanta, lo abbiamo seguito molto. Il Toro si assicurerebbe un giocatore importante: è una prima punta di movimento, con i dovuti paragoni un piccolo Montella. Ha fatto benissimo col Rijeka e anche con la Dinamo Zagabria, ora al Leicester è chiuso, ma ha solo bisogno di giocare per dimostrare il suo valore.

 

Un giocatore di tale spessore sarebbe “scomodo” per gli attaccanti già in rosa, aumentando la concorrenza per una maglia da titolare
Ed è per questo che credo che se dovesse arrivare Kramaric qualcuno, e non parlo di Amauri che ha avuto un minutaggio limitato, lascerà Torino. Ho visto quasi tutte le partite del Toro e Quagliarella mi è sembrato nervoso, delle volte quasi insoddisfatto.

 

Potrebbe partire?
Non si deve escludere l’eventualità: l’Udinese l’ha sempre apprezzato, ad esempio, e il rapporto di Quagliarella con quei tifosi e con la città è rimasto splendido.

Quindi il Torino fa bene a puntare su Belotti e Maxi Lopez?
Il talento di Belotti è fuori discussione, lo reputo fortissimo e solo il fatto che fosse un giocatore dell’Albinoleffe aveva impedito all’Atalanta di tesserarlo, prima del suo approdo a Palermo. Quanto a Maxi Lopez certamente è appesantito ma al di là di questo è un tipo di giocatore che per struttura fisica ha bisogno di giocare con continuità. Questo non vuol dire che non debba essere seguire certe regole: non basta solo giocare per restare in forma, ma certamente può aiutare.

Della trattativa per Baselli e Zappacosta è stato testimone diretto: il primo è stato amato sin dal primo istante, il secondo ha un po’ stentato
Il contributo di Baselli è stato importante, sono curioso di vedere se prima o poi giocherà da regista, che poi è il suo vero ruolo. Zappacosta è un giocatore completo, non deve temere la concorrenza: per giudicarlo lo si deve osservare per tre-quattro gare di fila, per quelle che sono le sue caratteristiche non gli fa bene giocare una partita sì e due no.

Si cerca proprio un vice Baselli: Marquinho può essere il profilo giusto?
Credo che, per il modo di giocare di Ventura, Marquinho sia perfetto.

E a proposito di giocatori atalantini, scommetterebbe su Grassi, nome che è entrato anche nella lista del Toro?
Grassi è un giocatore già pronto, assolutamente. Può ambire al salto verso una big, io lo vedrei bene proprio al Toro, credo che abbia le carte in regola per fare bene.

Mossa giusta quella di Cairo di fare muro e trattenere Maksimovic?
Se pensa di non cederlo lo condivido, in fondo il presidente Cairo non ha la necessità di vendere. Certo, molto dipende dall’offerta per il giocatore, perché poi in estate una eventuale grande offerta potrebbe non esserci più. Maksimovic è un giocatore cardine per il sistema del Toro e privarsene significherebbe anche dover intervenire in entrata per sostituirlo.

Si parla spesso dell’impossibilità, a Torino, di riproporre il famoso modello Udinese, a causa di una piazza molto esigente e di una storia che sembrerebbe imporre un percorso diverso. Lei è d’accordo?
Sì. Ammesso che il modello Udinese sia perseguibile, e si parla di qualcosa di complesso per il quale sono serviti una decina d’anni di lavoro, non può esserlo dal Torino. Non credo sia realizzabile per vari motivi, non ultima la presenza in città di un’altra squadra, la grande rivalità, il fatto che ci siano due derby da giocare e che serva una squadra pronta ed attrezzata, magari con qualche giovane del vivaio.

 

 

 


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La rassegna stampa del 5 gennaio 2016