Il Carpi che domenica arriverà all’Olimpico sarà una squadra molto diversa rispetto a quella dell’andata. Durante il match del Braglia, il Toro non si espresse al meglio e la partita terminò 2-1 per gli emiliani. Tuttavia molto è cambiato da quella sfida.  

 

Gli emiliani, infatti, sono stati tra le squadre più operose durante la sessione di mercato di Gennaio, rivoluzionando il proprio organico, soprattutto nel reparto avanzato. La squadra di Castori ha proceduto a ben 11 cessioni e altrettanti acquisti, rinforzando la difesa con gli innesti di Suagher, Daprelà e Poli, aggiungendo quantità al centrocampo con l’ex Bologna Crimi e stravolgendo del tutto l’attacco con l’acquisto di Mancosu, ma soprattutto con le cessioni di Borriello e Matos. 

 

Il primo cambiamento che si noterà tra le fila del Carpi, rispetto all’andata, è in panchina. Quando il Toro ha sfidato la squadra neopromossa all’andata era stato appena esonerato Castori e in panchina sedeva Beppe Sannino. Bisogna ricordare, infatti, che la società modenese aveva esonerato Castori a causa del magro score in campionato, solo 2 punti in 6 gare, ma fu un esonero che non durò molto, dato che il tecnico marchigiano venne richiamato alla guida del Carpi già il 3 Novembre. Da allora il Carpi è un’altra squadra, che versa sempre in posizioni di bassa classifica, è penultima a 19 punti, ma che mette in difficoltà tutte le avversarie. La squadra di Castori è reduce da 2 pareggi, contro Inter e Palermo, e 3 sconfitte, contro Fiorentina, Napoli e Roma, ma è sempre uscita dal campo a testa alta, pur affrontando squadre molto più blasonate. 

 

 


La rassegna stampa del 17 febbraio 2016

Toro-Carpi, la vendita prosegue a gonfie vele