Altra partita in casa, altra delusione. Contro il Carpi, squadra che occupa la penultima posizione in classifica, il Torino non è riuscito ad andare oltre allo 0-0. Della partita andata in scena ieri all’Olimpico sono pochi gli aspetti positivi, tanti sono invece quelli negativi.

 

TOP

 

I TIFOSI: un Torino senza più grandi ambizioni di classifica giocava contro il Carpi – seconda peggiore squadra del campionato – in una bella giornata di sole. Eppure, nonostante il bel tempo, la stagione al di sotto delle aspettative della squadra di Ventura, un avversario non proprio di prim’ordine, a colorare l’Olimpico di granata c’erano circa 23.000 tifosi che, dal 1′ al 94′, hanno cantato e incitato la squadra. Mai un fischio o un minimo accenno di contestazione, dalle due curve, dai Distinti e dalla Tribuna sono arrivati ininterrotti incoraggiamenti verso la squadra in campo: un ambiente ideale per ottenere risultati positivi. Eppure, anche ieri, i 23.000 sono tornati a casa delusi.

 

FLOP

 

IL SIPARIETTO TELEVISIVO DI CAIRO E VENTURA: risate, battute e scherzi come dopo una bella vittoria. Mentre i 23.000 tifosi granata presenti all’Olimpico rientravano mestamente nelle proprie case, in diretta televisiva su Sky il presidente granata, Urbano Cairo, confermava, tra una battuta e l’altra, Giampiero Ventura sulla panchina del Torino. “Ci sarà un suicidio di massa” ha scherzato poi l’allenatore. Ridendo e scherzando il Torino, dopo aver perso in casa negli ultimi due mesi contro Udinese, Empoli e Chievo, aveva appena pareggiato in casa contro la penultima della classifica con lo stesso risultato con cui era termina la gara contro l’ultima.

 

LA MANCANZA DI UN RIGORISTA: nessun dito puntato contro Maxi Lopez, i rigori si possono anche sbagliare. Ma il lato negativo della vicenda è che in casa Torino non si sia deciso, dopo la partenza di Quagliarella, chi debba essere l’incaricato dei tiri dal dischetto. “Non era mai capitato che ci dessero un rigore quando in campo c’erano contemporaneamente sia Immobile che Maxi Lopez, in settimana dobbiamo decidere chi è il rigorista” ha ammesso Vives a fine partita.

 

L’INGRESSO DI ZAPPACOSTA ALL’89’: per mettersi in mostra contro il Carpi Zappacosta ha avuto a disposizione solamente cinque minuti, che sarebbero potuti essere ancora meno se Gavillucci non ne avesse concessi quattro di recupero. Eppure per tutta la partita il Torino sulla fascia sinistra con Silva non aveva mai spinto, limitandosi a giocare a destra dal lato di Peres. La sostituzione Silva-Zappacosta se fatta prima avrebbe potuto portare qualche beneficio in più al gioco granata. All’89’ si è rivelato inutile.

 

IL RISULTATO: pareggiare in casa contro il Carpi, penultimo in classifica, per 0-0 è quasi una sconfitta. Il Torino ha sì guadagnato un punto ma certamente non si può essere soddisfatti del risultato finale. Con il pareggio di ieri, tra andata e ritorno, la formazione granata ha raccolto solamente un punto contro quella emiliana. Se quest’estate qualcuno avesse pronosticato questo esito dopo la doppia sfida con il Carpi probabilmente in pochi, tra i tifosi granata, lo avrebbero preso sul serio.

 


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