C’è molta voglia di rinnovamento in casa granata. Ma non di smantellamento. Così, dopo quello che è l’aspetto più importante e, probabilmente, più clamoroso di questo percorso di rinnovamento (il cambio in panchina, per il quale l’annuncio è imminente), il Torino deve pensare a costruire una squadra su misura per Mihajlovic. Nell’ottica, appunto, del rinnovamento che passa, però, da una ferma intenzione di non andare a scomporre totalmente quanto impostato in questi anni di lavoro con Ventura. Ma c’è un aspetto che, col nuovo tecnico, verrà preso maggiormente in questione: quello legato ai giovani del Toro. Non i Baselli, Benassi e quant’altro, ma quelli del vivaio granata.

 

Segnatamente, tre sono i giocatori più appetibili, in questo momento, e il diktat di valutarli con grandissima attenzione nelle settimane di ritiro, è arrivato direttamente da Urbano Cairo. Il presidente granata, al salone del libro, ha chiaramente detto che “Gomis, Parigini e Barreca” rientreranno alla base (per Aramu, sempre secondo il presidente, bisognerà vedere bene in base al modulo). Insomma: tre giovani che sicuramente partiranno alla volta di Bormio per essere presi in seria considerazione dal nuovo tecnico, con il quale avranno tempo di lavorare, mettersi in mostra e, magari, meritarsi una maglia da titolare. Della porta si parla già in un altro articolo su queste pagine, e sul terzino sinistro va considerata anche l’ipotesi di Avelar, che vuole restare in granata.

 

Sull’attaccante ora in prestito al Perugia, invece, le intenzioni presidenziali erano già state piuttosto palesate, nei vari incontri, da diverso tempo: Parigini dovrà avere una chance a Torino, dopo le ottime cose mostrate in Serie B, nonostante un infortunio che lo ha bloccato per diverse settimane. Ha potenziale, è un prodotto del vivaio (il fatto che sia ancora un Under 21, per altro, gli permette di non andare a occupare un posto nella lista dei 25 giocatori per la prima squadra) e soprattutto ha molta voglia di misurarsi in A e in un ambiente che conosce sin da quando è molto piccolo. E proprio ieri sera, il giocatore ha lasciato su Twitter un messaggio a tutti i suoi fan:

 

Parole di miele, per i tifosi granata, che non vedono l’ora di poter vedere i giocatori del vivaio esordire in prima squadra. E con Mihajlovic che già in passato non ha disdegnato l’impiego di questo tipo di giocatori (il caso Donnarumma al Milan è solo il più lampante), giovani e molto affamati. Come Parigini, e non solo. E il nuovo Torino comincia a delinearsi.

 


Lombardo conferma: “Il prossimo anno lavorerò con Mihajlovic”

Toro, ora Padelli può partire