A volte ritornano. E in un mercato particolarmente statico, il Toro guarda anche indietro. A Napoli, in particolare, dove in uscita c’è Mirko Valdifiori, protagonista di una vera e propria telenovela di mercato solo lo scorso anno. Il regista, 30 anni compiuti, al tempo era in forza all’Empoli: Cairo lo trattava con insistenza, ma alla fine decise di accasarsi da Sarri, suo mentore in Toscana, che però non riuscì a concedergli lo spazio che si aspettava, complice anche l’esplosione di Jorginho.
Tra Campionato, Europa League e Coppa Italia, Valdifiori ha collezionato solo 15 presenze: un magro bottino per un giocatore che, a 29 anni, pensava di essere pronto per il grande salto. E così, a distanza di un anno, tutto è stato rimesso in discussione. E il Toro, ma non solo, pensa all’ex Empoli come utile rinforzo in un ruolo attualmente vacante a centrocampo, quello del regista. In soli 12 mesi, si deicva, è cambiato tutto: al Toro Valdifiori piace, è sempre piaciuto, ma adesso è lo stesso Valdifiori a strizzare l’occhio alla dirigenza granata, che in questo momento sta faticando a reperire i colpi per l’attacco richiesti da Mihajlovic, quando mancano pochi giorni al raduno della squadra.
Il Toro si è mosso per Valdifiori, si diceva, e in maniera concreta. Ha parlato con l’entourage del giocatore, dichiaratosi ben disponibile a trattare; ha inizialmente sondato il terreno con il Napoli (che ha ricevuto anche l’interessamento da parte del Bologna), che però non sembra convinto di cedere a prezzo ribassato – rispetto ai 5 milioni spesi lo scorso anno – il cartellino del centrocampista, per evitare una minusvalenza da inserire nel bilancio. La pista Valdifiori è concreta, e con Kucka per ora in stand-by viste le incertezze del Milan, le quotazioni per il giocatore italiano sono in rialzo. Il Toro ci riprova, Valdifiori ascolta. A un anno di distanza, il matrimonio si può ancora fare.