Calciomercato in entrata / Niang: “Voglio scegliere io dove giocare”. I granata gli offrono un ruolo da protagonista in una squadra che vuole crescere
“Lo stress non è legato ad una situazione tecnica ma a quello che sta succedendo fuori dal campo, su come si stanno facendo le cose. Vorrei solo scegliere dove andare a giocare, vorrei sceglierei io e non gli altri”. Più chiaro di così non poteva essere Niang che, nella tarda serata di ieri, ha risposto alle parole con cui Montella si auspicava di avere in squadra soltanto giocatori motivati e felici di giocare con il Milan. Ormai tra società e giocatore è guerra aperta. Da un lato l’attaccante, che vuole giocare ma preferirebbe restare in Italia, tanto che ha nuovamente rispedito al mittente l’ennesima offerta dello Spartak. Dall’altro, la società che vorrebbe monetizzare al massimo la cessione, ormai sempre meno evitabile, del giocatore. In mezzo il Toro, che punta a sfruttare proprio questo ennesimo braccio di ferro tra le due parti per giungere finalmente ad un accordo.
L’ostacolo, per nulla irrilevante, nella trattativa continua ad essere il prezzo: Cairo per il momento non sembra disposto ad avvicinarsi ai 20 milioni offerti dallo Spartak Mosca e richiesti dal Milan. Uno stallo che tuttavia, ad appena una settimana dalla chiusura del mercato, potrebbe finalmente avviarsi alla risoluzione. Il club granata, infatti, punterà a far leva proprio sulla volontà del giocatore di andarsene dal Milan, con la possibilità di approdare alla corte di Mihajlovic, per sbloccare la trattativa. Con Raiola, che continua a proporre il pacchetto con Kishna della Lazio, la trattativa continua e il rapporto più che positivo tra Niang e lo stesso Mihajlovic, che come noto non solo conosce bene ma stima particolarmente il giocatore, sembra poter essere un altro tassello a favore del Toro. Disertare gli allenamenti è sicuramente stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso in casa Milan e lo spiraglio, una vera e propria crepa più che altro, potrebbe essere quello decisivo per l’inserimento e l’assalto finale del Toro a Niang. Il francese sta provando a forzare la mano per essere l’unico artefice del proprio destino ed è consapevole che con Mihajlovic potrebbe avere un ruolo di assoluto protagonista in una squadra che vuole crescere sempre più. Per questo motivo, pur restando la trattativa complicata, il tecnico serbo spera che l’attaccante alla fine possa scegliere proprio il Torino.
Ma lo sceicco del PSG, invece di spendere 222 milioni per neymar, non poteva con la stessa cifra comprare il Toro, lui avrebbe avuto il gallo, e noi avremmo avuto lo sceicco ..??
???
È sceicco mica sciocco ????, ciao Claudio.
??? ciao Sergio …
Grande trapano idea furba almeno togliamo dalle Bale il nano bastardo
@mandrogno 16:58 parlo per me che sono del 74 e il primo Toro che mi ricordo è quello di Dossena. Mio padre è milanista ma sono nato a Torino. Quando ho iniziato a interessarmi al calcio ho notato che i miei compagni di classe erano prevalentemente juventini. Mi sembrava troppo… Leggi il resto »
Ti ringrazio molto per la Tua cortese e sincera risposta.
poi proprio montella si permette di catechizzare Niang….quando il maestro di comportamento e’ un tale Kalinic che prima ha messo in scena un furto per farsi una settimana a casa e poi ha presentato il referto medico ….eppure Kalinic il buon Montella lo erige a esempio…menter da Niang si sarebbe… Leggi il resto »
Non dimentichiamo altri storici esempi di sportivita milanista: dal ritirare la squadra a marsiglia, al gol segnato all’atalanta anziche’ restituire la palla dopo infortunio di un giocatore, fino all’ultimo episodio con larrondo a terra col piede rotto…