Brutta prova dell’attaccante, chiamato a fare il salto di qualità dopo diversi mesi in Italia: pochi palloni giocati e pochi spunti, serve personalità

Era arrivato con tanta curiosità, e nelle prime gare aveva anche particolaremente impressionato. Lucas Boyé era però atteso dalla sfida più difficile: con Maxi Lopez nemmeno convocato, sarebbe toccato a lui rimpiazzare lo squalificato Belotti. Un compito arduo, certo, ma non impossibile. Soprattutto se si pensa che il Torino di Sinisa Mihajlovic è tutto volto a un gioco offensivo, in grado di esaltare le sue punte. Ma ieri a Bologna, la prova è stata fallita. Senza nemmeno troppi appelli.

Titolare l’ultima volta in campionato addirittura contro l’Udinese, diversi mesi fa, da Boyé Mihajlovic si sarebbe aspettato sicuramente qualcosa di più. Quanto meno dei miglioramenti, dopo diversi mesi italiani: non è migliorato il suo apporto in zona gol (come in Argentina, una pecca che era stata probabilmente sottovalutata da chi è chiamato a decidere), ma anzi, e peggio, è sembrato regredire in ciò che riguarda l’impatto in partita. Tanti palloni sbagliati, pochissimi spunti per i compagni, pochi dribbling, ieri il classe ’96 non è riuscito a far sentire meno (giacché dimenticarla sarebbe impossibile) l’assenza di Belotti.

CAMPO, 22.1.16, Bologna, stadio Renato Dall'Ara, 21.a giornata di Serie A, BOLOGNA-TORINO, nella foto: Lucas Boye, Domenico Maietta
CAMPO, 22.1.16, Bologna, stadio Renato Dall’Ara, 21.a giornata di Serie A, BOLOGNA-TORINO, nella foto: Lucas Boye, Domenico Maietta

Tutt’altro: il Toro ha infatti dimostrato una dipendenza dal Gallo quasi imbarazzante, resa ancora più evidente dai numeri non solo della gara con il Bologna, ma di tutto il campionato. Senza Belotti non si segna, e ciò che era stato richiesto a Boyé (se non segnare, almeno mandare in gol i compagni), proprio non si è verificato. Urge una valutazione approfondita anche sul giovane talento argentino, probabilmente ancora acerbo, nonostante delle qualità che potrebbero permettergli di avere una marcia in più rispetto a molti altri. Ieri, però, tutto questo non si è visto: i sostituti all’altezza ancora mancano, e il rimpianto per un’Europa, per la quale si sarebbe potuto combattere di più, aumentano.


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Ayace67
7 anni fa

E basta con sto promosso e bocciato. Compri dei giocatori li lasci in panchina da sempre e vuoi che facciano il salto di qualità o confermino le loro potenzialità. Questi andavano tutti fatti giocare in altre squadrette in prestito, visionarli, valutarli e poi integrarli. Abbiamo solo dei punti ? in… Leggi il resto »

Gianni
7 anni fa

Si vede che non è un centravanti, non una sponda azzeccata e movimenti sbagliati… essendo nato attaccante esterno, il suo ruolo è sulla fascia.

Lo scoglio
Lo scoglio
7 anni fa

boyé ha fatto vedere il suo potenziale giocando sulla fascia, mi sorge spontanea una considerazione perché con Belotti la squadra gioca per metterlo in condizione per segnare e ieri non è stato fatto ?

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