Al Filadelfia sono stati scoperti i pennoni dedicati agli Invincibili del Grande Torino e la targa commemorativa per Don Aldo Rabino

Continua la cerimonia di inaugurazione del Filadelfia che non poteva non avere un momento dedicato a chi, quello storico campo, l’ha vissuto e reso grande. Ecco dunque che stanno per essere scoperti e inaugurati anche i pennoni della memoria, dedicati proprio agli Invincibili del Grande Torino. Dopo i ringraziamenti di rito, si parte con il primo pennone dedicato ai Campioni d’Italia 27/28. A ricordare la squadra di quello scudetto è Strippoli mentre a scoprire il pennone ci pensa l’ing. Giovanni Cottino che l’ha donato. Ed è il caporedattore di Tuttosport, Pavan a raccontare qualcosa di quel periodo. Un periodo in cui “ad esempio il Napoli veniva qui e invece di fare 5 gol ne prendeva 11. Spero che questo primo pennone sia un inizio per il Toro di domani”. Dopo il primo pennone dedicato al Toro del 1927, si va verso il secondo e a fare da sottofondo, la lettura dei nomi degli Invincibili del Grande Torino. ed è Jimmy Ghione a leggere e ricordare i nomi di tutti i caduti della tragedia di Superga. A Strippoli, invece, il compito di ricordare i dirigenti, i tecnici e i giornalisti che accompagnavano la Squadra.

A scoprire il secondo pennone, dedicato proprio ai caduti di Superga, sono Susanna Egri, figlia di Erbstein, Bill Livesly, la figlia di Casalbore, la sorella di Grava, Sauro TomĂ  e i ragazzi della Primavera di quel tempo. Ed è proprio Susanna Egri ad intervenire, tra la commozione generale: “Questo stadio è rinato e la commozione è grande. Bene ha fatto la Fondazione per lasciare indelebili quei nomi. Oggi nel mio animo sorge una preghiera che accomuna nel ricordo tutte le persone che persero la vita quel 4 maggio“. Un intervento toccante che culmina con le recita del padre nostro in latino. Il terzo pennone, è dedicato ai primo due Invincibili: Bacigalupo e Ballarin. L’intervento, questa volta, è di Beccaria: “l’emozione è tanta. Oggi finalmente stiamo tornando a casa. Va ancora completato con il museo, ma verrĂ  fatto”.

A scoprire il quarto pennone, dedicato a Maroso e Grezar è la sorella del primo: Carla Maroso mentre è Gianni MinĂ  a scorpire il 5°, dedicato a Rigamonti e Castigliano:ricordo i due derby vinti e vissuti in questo stadio con mio padre”. Si prosegue poi con il pennone di Loik e Menti. A scoprirlo è proprio la moglie di Loik. Ed è Mario Giordano a voler lasciare un pensiero: “Questi non sono pennoni, quelli non sono seggiolini, sono sangue e noi abbiamo bisogno di questo. Siamo fratelli di virus. Non è il passato: noi guardiamo al futuro, trasmettendo il sangue dei nostri eroi a nostri figli”. Ma è anche a moglie di Loik a voler regalare un ricordo emozionante ai tanti presenti: ” Una grande commozione, era la primavera del ’30 quando mio padre mi condusse per la prima volta qui. Avevo poi 18 anni quando Ezio e io ci sposammo. Dobbiamo pensare che questo è un giorno di festa anche per il Grande Torino, per quei ragazzi che ci stanno guardando”. 

Si prosegue adesso vero il 7° pennone, dedicato al Capitano degli Invincibili: Valentino Mazzola. A parlare è Ormezzano: “Torno allo stadio dove ho visto tutte le partite del grande torino del dopoguerra e mai l’ho visto sconfitto. Boniperti una volta mi ha detto: nessuno è stato importante per una squadra come Capitan Valentino. Non avevo mai sperato di tornare qui”. Dopo quello di Capitan Valentino è il turno dell’8° pennone: Quello di Ossola e Gabetto. A scoprirlo sono un parente di Gabetto e  Franco Ossola che ricorda così il Fila: “oggi si torna a casa. Lo stadio c’è ma noi lo dobbiam riempire. Dobbiamo fare in modo che il cuore torni qui, al Fila”. Anche Gigi Gabetto, ex responsabile del settore giovanile del Toro è presente all’inaugurazione.

Il pennone successivo è per Ferrini e Meroni. Ed è Cristiana Ferrini la prima ad intervenire: “Ho ricordi belli e brutti legati a questo posto. Qui abbiamo fatto il funerale di papĂ  ma ho passato anche dei momenti bellissimi da bambina”. Alla figlia del grande Ferrini fa eco anche Mondonico:Quando sono arrivato dalla cremonese, Edmondo Fabbri mi mise al posto di Meroni. Era l’idolo di tutti noi. Il Filadelfia è rinato: il prossimo anno torneremo ad amsterdam!”
Si prosegue nel ricordo dei protagonisti del Torino con il figlio di Pianelli che scopre il 10° pennone, dedicato ai Campioni d’Italia del ’76. A parlare, in questo caso, è Sala:Siamo tornati a casa, siamo tornati in famiglia. Noi non molliamo mai, come dopo Superga, come dopo il fallimento, così oggi. Al fila sono diventato il giocatore che ero e spero che per molti giovani sarĂ  così“.
I prossimi due pennoni sono dedicati alla Fondazione Filadelfia e, ovviamente, alla società del Torino Fc. 

Non sono solo i pennoni, però, a venire scoperti in questa storica giornata. Il Presidente Urbano Cairo, infatti, ha appena scoperto, nel Piazzale della Memoria, anche la targa commemorativa per Don Aldo Rabino, protagonista della storia del Toro e persona amata da tutto il popolo granata. A scoprirla, insieme al Presidente, proprio la sorella del Cappellano del Toro. 

Ecco il video della cerimonia dei Pennoni in memoria del Grande Torino


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may
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6 anni fa

Dev’essere stato un momento molto bello. Solo a leggerle le parole di Sala mi hanno fatto gonfiare il petto.

Roland
6 anni fa

Che emozione.

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