Il botta e risposta di Pescara ha funzionato: il nuovo Baselli convince sempre di più. Il centrocampista continua a lavorare per diventare ancora più forte

Che avesse eccellenti doti tecniche, non si poteva certo mettere in discussione. Ma che Daniele Baselli avesse ancora molto da migliorare, era palese. Soprattutto dal punto di vista caratteriale: un centrocampista dalle sue qualità non può certo scomparire per un lungo arco di tempo partita dopo partita. Il carattere e la determinazione sono doti altrettanto necessarie per trasformare un buon giocatore in un campione.

Così, dopo la cura Ventura (che ha convinto il giocatore ad accettare la causa granata e che, soprattutto, lo ha migliorato dal punto di vista tattico, della lettura di una gara), sta arrivando ora quella di Sinisa Mihajlovic. Che a Baselli piace, piace eccome. Non può essere tutto rose e fiori, nel calcio, in generale, non lo è mai. E il bastone che l’allenatore serbo ha voluto usare contro l’ex Atalanta dopo la sfida con il Pescara, ne è la dimostrazione lampante.

Così non va” aveva tuonato il tecnico, dopo un rapido botta e risposta dovuto a una sostituzione che non era andata proprio giù al centrocampista classe ’92. “Se riuscirà a tirare fuori il carattere, Baselli potrà diventare un ottimo giocatore; altrimenti, non crescerà mai“. Parole che suonarono, allora, da ultimatum; quale in effetti era. A distanza di qualche settimana, a piccoli passi, il centrocampista prova a cambiare. Lo fa cercando di essere il più possibile grintoso, voglioso di lottare su ogni singolo pallone, senza dimenticare di avere classe: a Palermo è stato determinante sia per l’assist (bellissimo) confezionato a Benassi, sia per la rete, che corrisponde già alla numero 3 in campionato.

C’è molto di Mihajlovic nel risveglio di Baselli, che però adesso non può, non si deve accontentare. “Ha ancora molto da lavorare“, ha ribadito il tecnico. Baselli lo sa bene: diventare un campione non è mai uno scherzo. Ci vuole tempo, e abnegazione. La strada è quella giusta, e lo stesso giocatore ne è conscio. Per la gioia dell’allenatore, ma soprattutto dei tifosi.


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Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

In un centrocampo a tre, ritenendo Valdifiori sempre titolare, gli altri 2 devono correre e contrastare “fisicamente” anche per lui. Quindi o è al top, oppure out. Diverso sarebbe in un centrocampo a 4 dove potrebbe anche fare, alternativamente, la ballerina e la grande giocata. Sinisa è stato chiaro nel… Leggi il resto »

toro fonz
7 anni fa

Non credo che Baselli sarà mai un giocatore ‘pesante’ ma spronarlo è un dovere, ed ha fatto benissimo il mister a farlo.Che al fisico possa sopperire la tenacia ed il carattere, che sembra comunque avere, perché ha reagito alle critiche. Penso partirà per qualche grande, non mi illudo possa diventare… Leggi il resto »

giagnoni
7 anni fa

Fusi era piccolo, magro e tutto nervi. Non serve essere dei marcantoni palestrati per farsi valere in mezzo al campo. E Baselli, forse, ha i piedi ancora più educati di quelli del pur fortissimo Fusi, che però in quanto a coglioni era oversize.

Bakero
7 anni fa
Reply to  giagnoni

Fusi giocava il calcio di 20 anni fa, adesso non potrebbe stare in campo e avere le stesse prestazioni, purtroppo il fisico è diventato elemento preponderante nel calcio di ogggi anche se io preferivo quello degli anni 80/90 dove con tecnica e agonismo si riusciva ad emergere anche in serie… Leggi il resto »

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