Il comunicato ufficiale della Lega e la replica del ministro Abodi: tensione crescente sul futuro della distribuzione dei ricavi

Nel tardo pomeriggio di ieri è esplosa una nuova tensione tra la Lega Serie A e il Governo, in merito a una bozza di legge che, secondo quanto riportato da vari organi di stampa, introdurrebbe modifiche significative nella distribuzione dei ricavi derivanti dai diritti audiovisivi. Il tema è particolarmente delicato e preoccupante: la legge attualmente in vigore prevede che questi ultimi siano divisi in un certo qual modo tra i diversi club e un 10% venga destinato alle categorie inferiori. Ma nella nuova ipotesi circolata, questo meccanismo potrebbe essere ampliato o riorientato, con il rischio concreto, secondo la Lega, che parte dei proventi venga dirottata verso altri sport.

La Lega Serie A ha reagito con un comunicato ufficiale condiviso anche dai club (tra cui il Torino), firmato dal presidente Ezio Simonelli, in cui si sottolinea l’assenza di un confronto istituzionale preliminare con le società e ribadisce “la netta opposizione a qualsiasi forma di incremento della mutualità esterna che vada a sottrarre ulteriori risorse fondamentali allo sviluppo e alla sostenibilità della Serie A”.

La nota ufficiale della Lega Serie A

Il comunicato: “All’esito del Consiglio di Lega svoltosi oggi, il Presidente Ezio Simonelli, a nome della Lega Serie A, manifesta con fermezza il proprio stupore per aver appreso, solamente tramite gli organi di stampa, di una riforma del sistema di vendita dei diritti audiovisivi che riguarda direttamente le sue associate. Esprime, al tempo stesso, la contrarietà della Serie A ad un disegno di legge predisposto senza che vi sia stata alcuna interlocuzione preventiva con la Lega stessa.

La Lega Serie A evidenzia, soprattutto, la propria netta opposizione a qualsiasi forma di incremento della mutualità esterna che vada a sottrarre ulteriori risorse fondamentali allo sviluppo e alla sostenibilità della Serie A, la quale già peraltro contribuisce al sostegno delle categorie inferiori nella misura del 10% dei diritti audiovisivi.  Infine, la Lega Serie A ribadisce con enorme preoccupazione i dannosi effetti del dilagante fenomeno della pirateria audiovisiva, che continua a penalizzare in modo grave e diretto il valore dell’intero sistema sportivo con perdite stimate in oltre 300 milioni di euro annui. La pirateria uccide il calcio”. 

Abodi: “È tutto un equivoco”

A gettare ulteriormente acqua sul fuoco c’è il ministro dello Sport Andrea Abodi, parlando ai cronisti in Transatlantico alla Camera: C’è un clamoroso equivoco. La nota della Lega non ha compreso quello che è uscito ieri. Si tratta di una prima bozza tecnica, condivisa solo con i ministeri cointeressati. Non c’è nessun blitz: è un documento ancora interno, parte di un percorso di legge delega che va avanti da un anno”.

Lega Serie A
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ultimo aggiornamento: 12-06-2025