Marco Baroni presenta la sfida tra Torino e Fiorentina in programma domenica 31 agosto alle 18.30 al Grande Torino

Vigilia di campionato per il Torino: Marco Baroni presenta la sfida che vedrà tornare in campo i granata dopo la batosta di San Siro contro l’Inter. Ecco le parole dell’allenatore.

La conferenza stampa

Alla luce del debutto ha intenzione di cambiare qualcosa?
“Cambiare c’è da cambiare tipo di partita, serve una partita aggressiva, nella costruzione del gioco di squadra è chiaro che c’è anche la gestione della palla ma va gestita in zone di campo diverse e non perdendola dove l’abbiamo persa. Nell’atteggiamento serve un altro Torino”.

In difesa vedremo Maripan? L’esclusione è dovuta a motivi tattici, fisici o extra calcistici?
“Niente di tutto ciò, io vedo la partita in sedici giocatori e se dico che sarà della partita qualcuno intendo sempre nei sedici. Non ci sono poi stati i presupposti per vederlo, per noi Maripan è importante, sarà in campo”.

Domani è l’occasione per andare oltre San Siro: cosa ha detto alla squadra?
“Essere squadra vuol dire esserlo sempre, serve farlo con aggressività invece abbiamo fatto una partita troppo pulita, contro una squadra che ha fatto una finale di Champions non puoi permetterti certi errori”.

Adams-Simeone è la staffetta vista finora: dobbiamo abituarci a questo?
“I giocatori bravi li vogliamo avere e sono abituato a vedere una rosa di titolari, penso a una rosa allargata di giocatori che possano dare un contributo. Ora serve trovare compattezza e solidità, non voglio parlare di sacrifici, magari uno parte e uno entra ma non vuol dire che non possano giocare insieme, una volta trovate le componenti giuste”.

La squadra ha metabolizzato la sconfitta?
“Le sconfitte così vanno sentite e ricordate, si deve lavorare su quello che si deve fare, il lavoro è stato intendo, c’è stata grande determinazione, è il processo di crescita quando si passa da una sconfitta così, deve esserci la voglia di lavorare tenendo dentro tutto, perché il dispiacere per gli stessi giocatori deve essere una molla che ti porta a non ripetere certe situazioni”.

Avete preparato qualcosa di particolare per la Fiorentina?
La Fiorentina ha giocatori importanti, un buon collettivo, è importante quello che faremo noi, lo abbiamo preparato e lo sappiamo, credo la squadra sia pronta”.

Ha avuto un confronto sul mercato dopo l’Inter?
“Il confronto fa parte del quotidiano, chiaro che è stata fatta un’analisi, deve essere feroce quando la fai, devi guardare con spirito critico dove hai sbagliato e da lì siamo ripartiti”.

Ci siamo stupiti che dopo una partita così non ci sia stato nessun intervento da parte del mercato: non è pericoloso così?
“Io sono concentrato sulla squadra, è la squadra che insieme a me deve essere concentrata, non è il problema il singolo che arriva dal mercato, io guardo alla crescita della squadra e la mia attenzione è lì dentro. La società segue le situazioni e se ci saranno possibilità le seguirà”.

Sul terzino sinistro ha ricevuto rassicurazioni? Servirebbe un altro centrale mancino?
“Sono tutte analisi che abbiamo fatto, ci sono opportunità che spesso il mercato offre o non offre, io devo pensare alla partita di domani”.

La squadra è competitiva? Rivedendo la partita ha notato ulteriori motivi di preoccupazione, di perplessità? Si aspettava questa squadra così in ritardo?
“Credo che il dolore della partita debba prendere in settimana il lavoro. La responsabilità è verso i tifosi, siamo in debito. La prima cosa che voglio fare è lavorare per fare in modo che i tifosi possano essere orgogliosi. La competitività? Se non credessi in questo non sarei qua, ci credo fortemente”.

Vlasic può essere l’uomo partita?
“Vlasic è uscito per un risentimento ed è stato fermo un paio di giorni, è la squadra però, l’insieme, che deve lavorare con quella aggressività. Quello non può prescindere”.

Asllani sarà della partita?
“Gineitis era affaticato ma ora è a disposizione, Asllani ha scelto di venire qui fortemente, lo valuterò in allenamento”.

Che accoglienza vi aspettate da parte dei tifosi?
“Noi siamo in debito e dobbiamo fare di tutto affinché i tifosi siano orgogliosi, sarà importante quello che daremo noi non quello che faranno i tifosi, la cosa importante è quello che farà la squadra”.

Anjorin come sta?
“Era previsto un inserimento graduale, sta crescendo, sarà della partita”.

Marco Baroni
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ultimo aggiornamento: 30-08-2025