Il presidente dell’AIC Damiano Tommasi: “Non capisco quale accordo ci proponga la Lega: non possiamo obbligare gli associati”
Con la Serie A ferma e l’emergenza da Coronavirus che sta mettendo in ginocchio il paese da piĂą parti, nei giorni scorsi, è stato chiesto il taglio degli stipendi dei calciatori e a rispondere, in un’intervista al Corriere dello Sport, ci ha pensato Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. “Il taglio degli stipendi? Siamo disposti a parlarne, ma non ora. I primi interessati alla sostenibilitĂ del sistema calcio sono gli stessi calciatori e tutte le persone che ci lavorano. Siamo consapevoli che questo sia un tema da affrontare, ma non adesso. Prima vanno quantificati i danni e questo procedimento è possibile solo quando sapremo se la stagione finirĂ o no. Il problema del taglio degli stipendi va posto a tempo debito“.
Tommasi sugli stipendi: “Non possiamo obbligare i calciatori”
Poi continua: “Non possiamo imporre gli associati ad accettare i tagli? Proprio così. Possiamo dare una linea, ma sulle rinunce decidono i singoli. Noi troviamo un’intesa sull’accordo collettivo e sul minimo federale di 30mila euro lordi all’anno che è molto usato in Lega Pro. La Serie A parla di un taglio del 20-30%? Non capisco che tipo di accordo ci propongono anhe perchĂ©, ripeto, non siamo in grado di obbligare gli associati ad accettarlo. Siamo d’accordo con la Lega di anticipare le ferie estive e di considerare questi giorni come vacanze per ridurre le ferie a luglio. Su questo nessun problema. Sugli stipendi vedremo…“
Il presidente dell’AIC: “Quando riprenderemo a giocare vorrĂ dire che tutto sarĂ finito”
Il presidente dell’AIC Tommasi è poi tornato a parlare della ripresa dei campionati: “Mi auguro si riprenda presto perchĂ© il calcio sarĂ un termometro della societĂ : quando il pallone rotolerĂ di nuovo, saremo quasi fuori da questo incubo. Serie A in campo il 3 maggio? Come hanno fatto gli inglesi, trovo piĂą corretto dire che non si riprenderĂ fino a una certa data, piuttosto che indicare un giorno“.
Un proverbio cinese sostiene se vuoi far sorridere Dio, racconta i tuoi progetti futuri”. Questo è il momento di vivere alla giornata anche perchĂ© il dato dei decessi di oggi è agghiacciante. In Spagna il Valencia ha il 35% di contagiati e questo vuol dire che il calcio deve prestare grande attenzione a quello che fa. Mica avranno preso tutti il coronavirus fuori dal loro centro di allenamento“
Damiano Tommasi: “Allenarsi ora non ha senso ed è pericoloso”
E proprio sugli allenamenti Damiano Tommasi non ha dubbi: “Chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i suoi tesserati, non so cosa abbia in mente. Lo dico senza voler fare polemiche perchĂ© questo non è il momento delle polemiche. Allenarsi ora, due mesi prima della ripresa del campionato, però non ha senso. Ed è pure pericoloso. In Spagna ci sono decine di giocatori positivi, mentre in Italia non tutti hanno fatto il test e ci sono piĂą asintomatici di quelli che si pensa. Lotito forse avrĂ buoni informatori e saprĂ quando davvero si ricomincerĂ il campionato“.
E sulla fine del campionato: “Se riusciremo a finire la stagione? Spero di sì, ma la curva dei contagi adesso non dĂ tregua. Pensiamo a stare in casa. Tutti, nessuno escluso. Il rinvio dell’Europeo aiuterĂ e magari ci permetterĂ di concludere i tornei nazionali”.