I salentini portano a casa il successo con due tiri e due gol: il Torino si dimostra incapace di sfruttare le occasioni
Arriva un’altra sconfitta dopo quella contro il Como, un 2-1 pesante che si aggiunge alle 4 sconfitte in campionato. Il Torino è stato autore di 30 minuti di gioco disdicevoli, capace di concedere il secondo gol appena due minuti dopo il precedente e andando quindi in svantaggio all’intervallo.
Il Torino a differenza delle statistiche impietose riscontrate nella sconfitta contro il Como, questa volta, al netto di un avversario abbordabile, è avanti in quasi tutti gli aspetti, eccetto quelli dell’atteggiamento e del cinismo che sono qualità fondamentali ancor prima dei dati statistici.
I dati sul possesso palla
La percentuale del possesso palla è testimone di una partita equilibrata che vede i granata registrare il 52% del possesso palla contro il 49% dei salentini. In questo dato però la sostanza è ben poca, tanto che seppur i passaggi effettuati nel terzo di campo offensivo siano maggiori rispetto a quelli eseguiti dal Lecce, 70/111 (63%), contro i 57/107 (53%), L’efficacia concreta è assai povera.
Cross imprecisi
La sconfitta passa anche e soprattutto dall’efficacia dei cross, che sono imprecisi sia da parte dei centrocampisti che dagli esterni. Si registrano infatti 6 cross riusciti su 29 tentati (21%), un dato oltre che basso, testimone della difficoltà del Toro nel creare pericoli se non mediante cross sbilenchi che diventano insidiosi (come l’occasione di Nkounkou al 38′ del primo tempo).
6 tiri in porta per i granata
Il Toro è andato al tiro in 15 occasioni, 6 delle quali sono andate nello specchio della porta avversaria risultando efficaci una sola volta. Il Lecce ha tirato due volte in porta, trovando il gol in entrambe le occasioni, per un complessivo di 10 tiri. Un cinismo che manca ai granata tanto quanto la pericolosità, dei 6 tiri in porta, addirittura 4 sono stati bloccati dall’estremo difensore avversario, compresa l’occasione del calcio di rigore fallito da Asllani.
