Il padre spirituale granata Don Riccardo Robella ha celebrato la messa per onorare la memoria del Grande Torino

La solenne Messa per onorare i Caduti di Superga: nella Basilica squadra, staff e tifosi commemorano il Grande Torino. Queste le parole di Don Riccardo Robella nell’omelia: “Quando sentiamo parlare di Bacigalupo, Mazzola… L’eucarestia ci ricorda questo: la nostra vita ci porta verso l’eternità. Siamo piccoli di fronte al Signore, abbiamo bisogno del suo amore. Siamo qui oggi per guadarci indietro. A casa spesso guardiamo le foto vecchie: nella storia affondano le nostre radici. C’è un legame forte con la presenza dei nostri eroi. Ma se guardiamo solo indietro ci deprimiamo, dobbiamo guardare avanti. Le storie del Grande Torino vengono narrate, si tratta di una tragedia. Era un’amichevole, una banale partita, che è stata pure persa. L’ultimo risultato è beffardo: gli Invincibili hanno perso l’ultima partita. Ma i risultati non sono la prima cosa che conta, perché in un momento tremendo, questi ragazzi avevano riportato il sorriso”.

Don Robella: “Vi si chiede di dare tutto, non conta il risultato”

“Juric mi ha fatto venire una lacrimuccia quando ha detto: fate felici i tifosi. Sembra strano ma basta un dribbling, un gol e molte persone arrivano in ufficio felici. Si tratta di un’enorme bisogno di bellezza, per i tifosi del Toro la bellezza è l’intensità. Quando finisce la partita e non ti chiedi il risultato ma il poter dire: ragazzi, siamo orgogliosi di voi! Questo appartiene solo al Toro. In quei 90 minuti dovete poter dire: io ho dato TUTTO, non vi verrà chiesto altro. Questa è l’essenza della vita stessa”. Poi un riferimento al gol di Buongiorno: “Il gol di ieri, il primo, è partito dal Filadelfia. Quello che abbiamo costruito di grande, lo dobbiamo ancora costruire”.

Messa Superga 4 maggio 2022
Messa Superga 4 maggio 2022
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ultimo aggiornamento: 04-05-2023