Dopo le difficoltà di Walukiewicz contro il Verona, Pedersen torna in corsa per una maglia da titolare sulla fascia destra del Torino
Nonostante la possibilità di imporsi sulla peggiore difesa del campionato, il Torino ha sofferto – specie nel primo tempo – nell’ultima partita contro il Verona, finita per 1-1, con i granata che oltretutto hanno chiuso in dieci. Il disagio maggiore, però, è stato avvertito soprattutto da Walukiewicz parso molto in difficoltà a dover fronteggiare i continui scambi offensivi dei giocatori gialloblù.
Paolo Vanoli ha infatti deciso di sostituirlo in favore del terzino norvegese Pedersen, che sebbene non giocasse più di qualche piccolo spezzone di partita da più di un mese, ha certamente caratteristiche più offensive.
Pedersen non gioca 90 minuti da dicembre
Il centrocampista classe 2000 non giocava interamente per 90 minuti da diverso tempo, precisamente da Torino-Bologna dello scorso dicembre, finita per 0-2. A partire dalla gara successiva, contro l’Udinese, Pedersen non ha mai giocato più di un tempo, fatta eccezione per la partita contro il Cagliari, in cui ha nelle gambe 66′, e il recente match con il Milan (l’ultima volta da titolare), dov’è stato in campo per 70′.
Nelle ultime cinque giornate, Vanoli ha fatto scelte precise per quanto riguarda il centrocampista norvegese: due volte in panchina, altre due volte sostituito dopo neanche 6 minuti di gioco. Soltanto contro il Verona è tornato a giocare per tutta la durata del secondo tempo.
Walukiewicz-Pedersen: ballottaggio sulla fascia
Con la partenza di Vojvoda, il sostituto diretto sarebbe dovuto essere Pedersen. Ma non per Vanoli: l’allenatore ha infatti optato, fino ad ora, per Walukiewicz, nonostante il forzato adattamento del suo ruolo in campo, non essendo lui un terzino destro ma un centrale. L’unica eccezione è stata proprio l’ultima giornata contro il Verona, in cui c’è stato l’effettivo scambio Walukiewicz-Pedersen.
