Esclusiva / Luciano Castellini, campione d’Italia con il Torino, ha ricordato i momenti legati allo scudetto del 1976

16 maggio, ricorre oggi l’anniversario dell’ultimo Torino Scudettato, quello della stagione 1975/1976. Sono passati 49 anni dalla partita contro il Cesena, altalena di emozioni, che è valsa il tricolore. Pecci, Sala, Zaccarelli, Graziani, Pulici sono solo alcuni degli eroi di quel trionfo, senza dimenticare Luciano Castellini, supereroe silenzioso che ha svolto un ruolo molto importante. L’ex portiere granata ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni, facendo rievocare dolci ricordi legati a quella stagione e, in particolare, a quella partita contro il Cesena.

Le parole di Castellini

Quali sono i ricordi di quella serata?
Mi viene in mente che sono vecchio… A parte gli scherzi, ricordo tanti momenti belli che da giovane magari sottovalutavo, mentre ora mi fanno sentire orgoglioso di quello che ho fatto”.

Quali sono state le emozioni della settimana che portava alla partita, del match e del fischio finale?
Io mi sarei dovuto sposare due giorni dopo, eravamo avanti in classifica e non potevamo sbagliare. In 10 giorni ho perso 5/6 kg. Ricordo che dopo l’autogol avevo preso un bel vaff****lo. Abbiamo esultato poco a causa del pareggio? Forse eravamo diventati troppo esigenti, ma in squadra eravamo una vera famiglia. Abbiamo ancora ora una chat con tutti i vecchi compagni e le mogli, ancora adesso ci sentiamo e ci vediamo anche se io abito lontano da Torino e non posso frequentare tutti”.

Quando avete capito che avreste potuto vincere?
Quando abbiamo iniziato ad arrivare vicini alla vetta, dopo il derby abbiamo capito che avremmo potuto farcela. La convinzione nel calcio non esiste mai, ma c’era una buona determinazione nel gruppo”.

Cosa ricorda dei festeggiamenti dopo il trionfo?
Non abbiamo fatto una gran festa purtroppo, mi ricordo però che vennero i paracadutisti in campo e la sera siamo andati a Superga. Non erano dei grandi festeggiamenti come si fa adesso, non mi ricordo neanche se abbiamo preso il premio. Negli spogliatoi invece abbiamo esultato da Toro, in modo genuino”.

Parlando del presente, qual è il suo giudizio sulla situazione attuale del Torino?
Non sono molto presente, vedo che anche tanti miei ex compagni non giudicano perché il calcio di oggi è diverso. Se diciamo che era meglio ai nostri tempi poi i giocatori e i dirigenti attuali si arrabbiano. Noi per esempio eravamo 11 italiani in campo, di cui 5 lombardi, eravamo attaccati alla maglia e lo siamo ancora adesso. È importante soprattutto che i tifosi siano ancora legati a noi… ci ricordano con affetto. Contestazioni? Il Torino non perde mai la sua identità, perché i tifosi rimangono di generazione in generazione. Loro ci saranno anche se la squadra dovesse andare in Serie C. Mi piacerebbe che un giorno ci possa essere una tavola rotonda tra dirigenti e tifosi in cui si possa esprimere il proprio giudizio con serenità e senza rancore”.

Cosa le è rimasto ancora oggi del suo Torino?
L’identità del Filadelfia e l’amicizia che abbiamo ancora adesso, perché ci sentiamo spesso e abbiamo tutti gli stessi sentimenti, che non sono mai cambiati e non cambieranno mai”.

Luciano Castellini Torino
Luciano Castellini Torino
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ultimo aggiornamento: 16-05-2025


8 Commenti
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bogaboga77
6 mesi fa

Scusate se vado fuori tema. Tempo fa tale @Pato72 dava appuntamento per il remigration summit di Milano (raduno dei fasci europei). Vorrei darvi un piccolo aggiornamento. I conigli neri, giunti carichi di slogan ma paurosi di tornare a casa gonfi, hanno deciso di incontrarsi in località segreta. Rinunciano a quanto… Leggi il resto »

Last edited 6 mesi fa by bogaboga77
BeppeToro
BeppeToro
6 mesi fa

Grandissimo Luciano

notu
6 mesi fa

Giaguaro, grande giocatore e uomo di spessore, uno di noi .

Ezio Rossi: “Stagione triste, Cairo ha cancellato il Toro. Quella retrocessione a Lecce…”

Schwoch: “Toro da Europa se tiene i big. Vanoli? Ha saputo sorprendere. E Cairo…”