L’allenatore aveva parlato della sfida di Marassi come quella della svolta. Il pareggio allontana il Toro dalla zona Europa e complica la strada

Juric aveva indicato la sfida di Marassi come quella decisiva, parole sue, per il futuro del Toro. Decisiva per il campionato, perché avrebbe detto qualcosa in più sulla squadra granata, decisiva per il mercato, perché avrebbe potuto incidere sulle scelte della società, anche in termini di rafforzamento. Decisiva lo è stata ma non nel senso sperato. Certo, il Torino è rientrato dalla Liguria con qualche certezza, quella di avere una difesa solida capace di uscire indenne da un campo dove molte squadre titolate hanno fallito. E poi un’altra, meno felice, ossia la certezza di avere un attacco che in trasferta ha una media da retrocessione. Quasi è sembrato che il Toro volesse innanzitutto non prenderle, esattamente l’opposto di quanto accaduto solo pochi giorni prima contro il Napoli. Se battaglia c’è stata, non è accaduto per meriti dei granata, non del tutto. Quindi ora viene da chiedersi se con questo pareggio, 0-0, e con la mancata svolta, dovremmo rassegnarci ad andare avanti così fino a fine stagione. Senza rinforzi, per esempio sulle fasce. E senza sostituti all’altezza: cosa dovrebbe inventarsi Juric per vincere la partita con i cambi? Ecco il motivo delle parole del tecnico in conferenza stampa, quando ha spiegato che parlerà al club e che farà capire quello che vuole per “alzare il livello”. Questo è il nodo: scegliere cosa voler essere, più di un Toro da decimo posto o questa squadra qui, che tra alti e bassi galleggia. Il mercato darà la risposta.

Ivan Juric, head coach of Torino FC, looks on prior to the Serie A football match between Torino FC and Udinese Calcio.
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ultimo aggiornamento: 14-01-2024