Il regista albanese non riesce a incidere: senza la sua guida a centrocampo i granata faticano a costruire gioco e continuità
Il Torino vive un momento complicato e, inevitabilmente, i riflettori si accendono su chi dovrebbe dettare i tempi e guidare la manovra. Kristjan Asllani, arrivato in estate come uno dei colpi più attesi del mercato granata, non sta riuscendo a incidere come ci si aspettava. Nelle ultime partite il centrocampista albanese è apparso in difficoltà, e anche ieri la sua prestazione è stata al di sotto delle attese.
Asllani non trova la sua dimensione
Il problema non riguarda soltanto la precisione nei passaggi o la lucidità nelle scelte, ma la capacità di dare ritmo e continuità alla squadra. Il Toro di Marco Baroni è costruito per avere in Asllani il suo faro in mezzo al campo, ma quando il regista non gira, l’intero meccanismo granata non funziona come dovrebbe. Gli effetti della sua opacità sono sotto gli occhi di tutti.
L’albanese, però, ha qualità indiscusse e un potenziale che non può essere messo in discussione da un periodo negativo. La sua esperienza all’Inter, pur con poco spazio, lo ha abituato a gestire la pressione e a lavorare in un contesto competitivo. Ora, però, deve dimostrare di saper essere protagonista, non più comprimario.
Baroni continua a dargli fiducia
Il club granata aspetta il vero Asllani, quello capace di illuminare la manovra e di assumersi la responsabilità della regia. Baroni gli dà fiducia, consapevole che solo ritrovando il suo centrocampista la squadra potrebbe riprendere quota. Perché se non gira lui, non gira il Toro. La sfida, adesso, è tutta mentale e di carattere: trasformare le critiche in energia per prendersi il ruolo che la società gli ha affidato.
