Il terzino è ora alle prese con un problema al polpaccio, quando l’avrà smaltito dovrà cercare di risalire le gerarchie nel Torino
Baroni dal suo arrivo sulla panchina del Torino ha sperimentato e provato nuovi possibili assetti e interpreti per cercare di rendere competitiva la squadra.
Dopo pochi mesi dall’inizio del campionato il tecnico sembra aver finalmente trovato il giusto equilibrio, ma a fronte delle nuove scelte, diversi granata hanno perso il loro posto in squadra. Biraghi, dopo essere arrivato a Torino lo scorso gennaio, si è subito confermato come titolare della rosa granata, ma con l’inizio del nuovo campionato, l’ex viola ha dovuto fare i conti con una maggiore concorrenza nel suo ruolo.
La concorrenza per la corsia di sinistra
Su tutti, l’arrivo di Nkounkou ha impedito al terzino italiano di confermarsi. Il francese sembrava essere destinato a diventare il sostituto di Biraghi, per concedergli qualche turno di riposo. Tuttavia dal suo arrivo, l’ex Francoforte non è passato inosservato, e in poche settimane si è guadagnato un posto da titolare. L’infortunio di Nkounkou sembrava potesse permettere a Biraghi di ritrovare più spazio in campo, ma tranne che nella gara contro il Genoa (dove l’ex Fiorentina non ha certo brillato) Baroni ha deciso di puntare su Lazaro come esterno di centrocampo.
L’infortunio frena Biraghi
Le prestazioni dei due esterni hanno impedito a Biraghi di ritrovare il campo, costringendolo a inseguire un minutaggio più significativo. Il terzino nel corso della pausa non ha potuto sfruttare i giorni a disposizione per cercare di riconfermarsi tra le rotazioni titolari della squadra a causa di un problema al polpaccio.
L’infortunio muscolare l’ha costretto a saltare diverse sedute di allenamento e gli ultimi giorni sono stati impiegati per cercare di riuscire a recuperare fisicamente prima dell’inizio del campionato. Continua quindi il periodo complicato del difensore granata, che è stato uno dei giocatori maggiormente penalizzati dalla struttura del nuovo Torino di Baroni.
