Le parole di Cairo sul calcio italiano e internazionale

Cairo ha parlato poi delle condizioni del calcio italiano e di quello internazionale, e di come stiano soffrendo dal periodo del Covid: “Il calcio italiano oggi secondo me soffre ancora dei postumi del Covid, che ha lasciato veramente un impatto notevolissimo sui conti. In tre anni si sono persi 3 miliardi di euro e i debiti sono aumentati oltre i 5 miliardi. Purtroppo il governo non è venuto incontro a un movimento come il calcio, nonostante il suo contributo fiscale e occupazionale. Qualche aiuto poteva essere una cosa giusta, purtroppo non c’è stato e questo pesa. Poi ci sono gli stadi: solo quattro squadre hanno uno stadio di proprietà, noi ci stiamo pensando e per il Torino è una possibilità. Ma gli stadi italiani sono fatiscenti rispetto a quelli esteri. Poi c’è la pirateria: le società perdono 300 milioni l’anno. E infine c’è il tema del controllo dei costi: in Spagna lo fanno bene, dovremmo farlo anche noi”.

Il presidente del Torino ha poi commentato il fatto che per una squadra di calcio è complesso investire molto sui giovani e sulle infrastrutture: “Può darsi, ma non dimentichiamo che, a parte le spese che si possono sicuramente morigerare, il calcio contribuisce con oltre 1 miliardo alle entrate fiscali. Anche il cinema ha attori molto ben pagati, e io non ho nulla contro il cinema, ma il calcio, per il macigno del Covid, non può fare cose necessarie come gli stadi o gli investimenti sui giovani”.

Il presidente del Torino ha poi rivelato di quanto potrebbe beneficiare lo sport da una maggiore collaborazione tra la Serie A e la FIGC: “Oggi la collaborazione è molto migliorata, è un fatto positivo che può dare benefici. Io credo che la Figc, che non rappresenta solo la Serie A o i club, possa essere portatrice di determinate istanze, anche rispetto al nostro governo, che per esempio sul Giro d’Italia ha avuto una grande sensibilità. Io credo debba esserlo per quanto riguarda il calcio, che deve limitare alcuni eccessi ma va anche aiutato. Le scommesse per esempio potrebbero portare un grande supporto”.

Cairo sulla Nazionale

Cairo ha poi parlato della nazionale e della speranza che nutre per i playoff Mondiali: “Io dico incrociamo le dita. Però ho verificato un dato: nelle giovanili abbiamo nazionali straordinarie, poi però nel nostro campionato i giovani giocano molto meno che all’estero. È una cosa che deve far riflettere. Dobbiamo valorizzarli. Con investimenti, incentivi, infrastrutture migliori, sgravi fiscali. Il tennis lo dimostra: con una generazione di campioni incredibile: da Sinner straordinario, a Berrettini, Sonego e tanti altri. Sta raggiungendo dati di ascolto vicini al calcio”.

Il presidente granata ha poi concluso sottolineando l’importanza che dovrebbe avere la formazione dei giocatori più giovani: “Bisogna evitare che si perdano. Servono meccanismi che favoriscano la loro affermazione: incentivi a farli giocare, investimenti in tecnici e infrastrutture. Non so se servano “paletti” all’arrivo degli stranieri, ma si possono creare condizioni che favoriscano i nostri ragazzi”.

Urbano Cairo
Urbano Cairo
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ultimo aggiornamento: 20-11-2025