Il fantasista granata non ha convinto del tutto fino ad ora e con l’infortunio di Simeone può farsi ricredere
Ciryl Ngonge non ha convinto fino ad ora, o meglio, non lo ha fatto pienamente e soprattutto con continuità, motivo per cui ha perso il posto da titolare fisso in campionato. Sia chiaro, il talento del belga non si discute, ma si critica la messa in pratica delle sue doti tecniche che fino ad ora sono state poco incisive nei risultati dei granata, fatta eccezione al gol splendido contro il Parma (arrivato, tra l’altro, all’indomani di quella “punzecchiatura” da parte di Baroni). Un bottino troppo magro per un talento come lui che deve cambiare marci anche in virtù della sua situazione contrattuale.
Meglio da subentrante che da titolare
Nonostante il suo unico gol in granata sia arrivato da titolare contro il Parma, le sue prestazioni migliori sono arrivate da subentrante, nonostante in queste non abbia inciso. Contro Genoa e Pisa, le ultime due partite nelle quali è partito nel secondo tempo, l’apporto positivo dell’ex Hellas Verona è lampante fin da subito, tante giocate di prima e dribbling rapidi che spesso lo portano alla conclusione.
Ciryl Ngonge è tanto capace di creare un pericolo da un momento all’altro, quanto svanire piano piano nel corso della partita. La sua imprevedibilità, che per ora ha dato più conferme da subentrante piuttosto che da titolare, deve incominciare a darle anche dall’inizio, ora che Simeone starà fuori per diverse partite.
Contro il Como per incidere
Lunedì alla ripresa del campionato, Ngonge sarà impiegato, da capire se da titolare o meno, contro il Como di Fabregas. Il Toro, orfano di Simeone, si affida anche e soprattutto al suo numero 26 per risalire in classifica, che ora giocherà un ruolo da protagonista nell’attacco di Baroni che crede fortemente in lui. Perciò la voglia di riscatto deve essere tanta, in tutti i sensi.
