Il trequartista ha caricato i compagni e l’ambiente: “Voglio fare qualcosa di importante con l Torino. Spero nell’Europa”
Dopo un avvio di stagione difficile, il Torino sembra finalmente ritrovare la strada giusta, grazie a una serie di risultati positivi culminati nella prestazione convincente nel derby contro la Juventus.
Tra nuovi volti, infortuni e alcuni giocatori ancora in fase di ambientamento, c’è però un punto fermo nello scacchiere di Baroni: Nikola Vlasic. Il centrocampista croato, che in attesa del pieno recupero di Zapata porta al braccio la fascia da capitano, si conferma leader indiscusso della squadra e protagonista centrale del progetto granata.
Lo dimostrano anche le sue parole: “Tutti sappiamo che il Torino è un grande club e merita di più. Europa? Sì, speriamo… io lo spero sempre e cerco di restare positivo. Il mio sogno è fare qualcosa di importante con il Torino e vivere una grande stagione”. Parole da trascinatore, che evidenziano il suo ruolo centrale in campo e nello spogliatoio.
L’ottima pausa nazionali di Vlasic
Titolarissimo per Baroni e fulcro tecnico della squadra, Vlasic ha inoltre ritrovato la convocazione in nazionale, assente dallo scorso marzo.
E non si è fatto trovare impreparato: due gol, uno per partita, nelle vittorie contro le Isole Far Oer e il Montenegro, che hanno permesso alla Croazia di chiudere il girone in testa con 22 punti in 8 partite, centrando così la qualificazione al prossimo Mondiale.
Il croato ancora a secco in Serie A
Reduce dalla positiva pausa per le Nazionali con rinnovata fiducia, Vlasic è ora chiamato ad incrementare il suo bottino personale. Nonostante la sua centralità nel progetto granata, il croato è infatti ancora a secco di bonus in Serie A. Complice anche l’infortunio di Simeone, ora i tifosi sperano che sia proprio lui a fare la differenza in attacco, trascinando la squadra anche dal punto di vista realizzativo. Non ci sono dubbi riguardo al fatto che sia uno dei leader della squadra granata: ora è chiamato a guidare il Torino anche in campo, possibilmente verso l’Europa.
