Al termine di Torino-Empoli, il tecnico granata Giampiero Ventura ha così commentato la quarta sconfitta consecutiva, tra campionato e Coppa Italia, della propria squadra.

 

“Il Torino ha cercato di far sua la partita. L’Empoli è una sqaudra in salute, che ultimamante ha perso solo con l’Inter giocando comunque bene. Nonostante ciò abbiamo creato tante occasioni, per 75 minuti direi che abbiamo giocato bene concedendo all’Empoli solo una punizione. Poi dopo il gol è diventato tutto molto più difficile. Questo è un momento particolare che non avevamo preventivato. Se oggi avessimo vinto lo avremmo fatto anche con Maksimovic che è tornato in campo. L’ultimo quarto d’ora, perdendo la serenità, è diventato tutto più difficile. La sconfitta di oggi è completamente diversa da quella contro l’Udinese. Per uscire da questo momento serve compattezza, sia a livello di ambiente che di spogliatoio. Oggi il pubblico è stato straoridinario per 75 minuti, poi ovviamente si è spazientito e ci ha un po’ abbandonato”.

 

Il tecnico ha poi parlato dei tifosi. “Quando abbiamo iniziato dicevamo che il Torino non può prescidere dal proprio pubblico e viceversa. Avevamo creato un bel feeling, è un peccato che questo rapporto si annacqui perché il pubblico è sempre stato il punto forte del Torino. Certo che pra un po’ d’aiuto da parte dei tifosi ci aiuterebbe ad uscire da questo momento. Sarebbe bello che sabato ci fosse uno stadio che prenda per mano la squadra”.

 

“I mugugni e i fischi nei retropassaggi a Bilbao erano visti come un fattore positivo, oggi come uno negativo. Noi contro il Genoa due anni fa perdevamo 1-0 fino al 93′ e non c’è stato fischio e proprio per questo poi siamo riusciti a rimontare con i gol di Cerci e Immobile, sarebbe bello che si tornasse pian piano a quel periodo”.

 

Poi, sull’esclusione di Quagliarella. “Non c’erano i presupposti, né la serenità, per far sì che Quagliarella oggi giocasse. Quagliarella se ha sbagliato è giusto che chieda scusa, ma bisogna anche ricordarsi che non ha fatto solo quel gesto negativo, ce ne sono stati anche tanti altri positivi. I tifosi sarebbe giusto che incitassero i giocatori che vestono la maglia granata e, ovviamente, i giocatori devono rispettare la maglia. Perdere un giocatore come Quagliarella sarebbe come castrarsi da soli, spero che la situazione si possa risolvere”.

 

Infine, anche una battuta su Padelli. “Padelli può essere in un momento di difficoltà, poi il fatto che per due passaggi che ha fatto, come fa da tre anni, sia  venuto giù lo stadio non lo aiuta. Padelli, come chiunque altro, deve avere il carattere per reagire ai momenti di difficoltà. Chiunque si trovi in questa situazione, se vuole diventare un calciatore importante, deve saper reagire senza scaricare le colpe su altri, come i fischi dei tifosi”.

 

 

 

 

 


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