Resta incerto il futuro di Ciro Immobile al Torino. Alle dichiarazioni di Monki, ds del Siviglia, di mesi fa, secondo le quali l’attaccante sarebbe con ogni probabilità tornato al Siviglia, si aggiungono i continui sondaggi della Lazio di Lotito, intenzionato a rinnovare il parco attaccanti della sua squadra e convinto che la punta napoletana possa fare al caso suo. E il Toro? Cairo ha un diritto di riscatto prefissato a circa 12 milioni: una cifra importante, giustificata però dal fatto che in Italia Immobile davvero può fare molto bene. Infortunio a parte, infatti, il ritorno del giocatore in granata ha inciso particolarmente sia per ciò che riguarda il rendimento sotto porta, sia per la crescita di Andrea Belotti, che è riuscito a esprimersi al meglio proprio in coppia con l’attuale numero 10.

 

Se l’acquisto rientrerà nella nostra filosofia, allora lo riscatteremo” aveva detto il ds Petrachi non più di una settimana fa in un’intervista. E qual è la filosofia del Toro? Innanzitutto, capire se dall’infortunio muscolare Immobile si ristabilirà in maniera defintiiva per il prossimo campionato. Poi, vedere le intenzioni dell’attaccante: è tornato a Torino perché legato all’ambiente, vero, ma perché sapeva che in nessun altro posto avrebbe trovato la fiducia incondizionata che gli sarebbe potuta servire per riconquistarsi la maglia azzurra in ottica Europeo (che, purtroppo per il giocatore, continua a essere a rischio). E poi, appunto, c’è quell’onere del riscatto che viene considerato ingente. Passibile di negoziazione? Forse, ma per risparmiare al massimo un milione di euro. Che poco non è, ma che non va certamente ad abbassare sensibilmente la quota di spesa.

 

E intanto, la Lazio insiste. Lotito, si diceva, da tempo ha puntato l’attaccante, e continua il pressing con l’entourage del giocatore per convincerlo ad accettare la soluzione capitolina. Il Toro, in questo momento, resta fermo, perché ha da risolvere un nodo ben più importante, legato alla conduzione tecnica, che continua ad essere immersa in un alone di incertezza. La sensazione è che la punta possa essere protagonista di una piccola telenovela di inizio mercato, soprattutto se il Toro aspetterà ancora. Nonostante, fino a giugno, i granata abbiano decisamente il coltello dalla parte del manico.

 


La rassegna stampa del 29 aprile 2016

Udinese-Torino: i friulani hanno il secondo peggior attacco del campionato