Alla vigilia di Torino-Napoli, Giampiero Ventura presenta così in conferenza stampa l’ultima partita in casa del suo Torino in questa stagione.

 

“Torna Immobile fra i convocati. Lui è tornato al Toro perché aveva l’ambizione di poter tornare in Nazionale, è anche riuscito a riconquistarla poi si è fatto male nel derby. Adesso vedremo se riuscirà a recuperare la condizione inquesti dieci giorni. Se è convocato questo vuol dire che può giocare uno spezzone di partita. Il suo futuro? Questo è un discorso che va affrontato dalla società dopo la fine del campionato. È un buon giocatore, penso che tutti vorrebbero Immobile ma, usando una frase di Cairo, i matrimoni si fanno in due”.

 

“Dalla partita scorsa abbiamo scelto di far giocare e verificare chi finora ha giocato meno, Glik e Maksimovic non sono due giocatori che hanno bisogno di verifiche”.

 

“Oggi dobbiamo pensare al Napoli, sarà una partita difficile dove andremo a verificare i giovani. Affronteremo una squadra a cui un pareggio potrebbe non bastare. Per questo contro il Napoli sarà una partita stimolante”.

 

“Se abbiamo vinto l’anno scorso con il Napoli di Benitez, mai dire mai per la partita di domani. Se Jansson domani fa bene avendo davanti il migliore attacco della serie A, saremo contenti della verifica che ha fatto”.

 

“Le partite non te le fa vincere l’organizzazione, ma te le fanno vincere i calciatori”.

 

Su Edera. “Se un giocatore della Primavera viene più volte convocato è perché si è comportato nel modo giusto, da professionista”.

 

Su van Ransbeeck. “È troppo presto per dare valutazioni, ha fatto solo un paio di allenamenti con noi”.

 

Su Martinez. “Era stato preso perché per caratteristiche è un buon giocatore, vero che quest’anno ha sbagliato diversi gol, ma vediamolo da un altro punto di vista: c’era lui davanti al portiere. Emergere in Venezuela o in Svizzera è completamente differente che emergere in Italia”.

 

Sugli applausi ricevuti a Superga. “In tutta Italia dove incontriamo tifosi del Torino che sono speranzosi che il progetto vada avanti, solo a Torino le cose sono differenti. Non mi sono sorpreso di quello che è successo”.

 

 

 


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