Basta dire il nome di una squadra, la Roma, e un anno, il 1993, che nella mente di ogni tifoso del Toro riafforano i ricordi di quella Coppa Italia vinta nonostante i tre rigori contro. Facile ricordare anche gli eroi granata di quella sera, da Silenzi a Marchegiani, passando per Fusi e Scifo, più difficile ricordare invece tutti gli avversari. C’era Giannini, ma il Principe con i suoi tre rigori rientra nella categoria degli “indimenticabili”, così come Silvano Benedetti, cuore granata ai tempi in maglia giallorosso che ha contribuito alla vittoria granata con un autogol nella partita d’andata. Chi forse non tutti si ricordano è Sinisa Mihajlovic.

 

L’attuale allenatore granata era allora un calciatore giallorosso e in quella finale segnò anche il gol del 5-2 che, per circa mezz’ora, ha fatto tremare tutti i tifosi granata che quella coppa già la immaginavano in bacheca.
Mihajlovic e Benedetti non sono gli unici attuali granata ad aver giocato quella finale di ritorno con la maglia della Roma: nella squadra di Boskov c’era anche l’attuale direttore generale Antonio Comi. I tre ex giocatori giallorossi si sono ora ritrovati al Toro, con ruoli decisamente diversi. La reunion della Roma del ’93 per un soffio non è stata anche più ampia: tra i portieri della rosa capitolina di quell’anno c’era Giuseppe Zinetti, il preparatore dei portieri di Ventura che seguirà il tecnico genovese in nazionale.

 

 


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