“Non ho mai detto di voler lasciare la Sampdoria“. Così, Stefano Okaka, davanti ai microfoni di Sky, in occasione del raduno della squadra che, da ieri, è alle dipendenze di Walter Zenga per preparare il turno prelminare di Europa League. E in effetti, non l’ha mai dichiarato pubblicamente, ma di offerte ne ha ricevute, anche se non ritenute soddisfacenti nè dal punto di vista dell’ingaggio (vorrebbe una cifra base intorno al milione di euro), nè, lato Sampdoria, per ciò che riguarda la valutazione del cartellino.
Il Toro ci ha provato, e la tattativa era piuttosto serrata. Ma l’ostacolo economico per un attaccante non più giovanissimo, e con in dote non tanti gol, era diventato piuttosto difficile da oltrepassare. In stand-by, quindi, Okaka. Come in stand-by resta Zapata, che a Petrachi piace ma con il quale, in verità, non si sono ancora registrati particolari passi contatti tra ds e entourage dell’attaccante colombiano, che vuole lasciare Napoli dato l’impiego troppo poco continuativo.
Okaka, Zapata: tutte prime punte, tipologie di attaccanti, cioè, dalle caratteristiche simili a Maxi Lopez. Esattamente come Eder del Braga, passato allo Swansea, o Andrea Belotti, che è più giovane dei colleghi doriano e napoletano (1993) ma che a Palermo ha già messo in mostra dei colpi non da poco. “È un giocatore con degli ottimi numeri” ha dichiarato a Toro.it chi l’ha scoperto, Giorgio Perinetti. E il Toro, per Belotti (che ha lo stesso agente di Zappacosta), ci sta provando con un certo interesse. Di fronte, però, c’è il Palermo: bottega da sempre carissima. Per cedere l’attaccante, Zamparini vuole 7 milioni: soldi che il patron dei rosanero vuole investire sul mercato, per arrivare a quei giocatori sudamericani tanto cercati da Gerolin per trovare un degno compagno di reparto a Vazquez, giocatore che, per caratteristiche, poco sempre complementare a Belotti. L’ex AlbinoLeffe, quindi, potrebbe essere sacrificato. In questo momento, il piano cessioni del Palermo sembra riguardare o lui, o Lazaar, che sta ricevendo qualche proposta ma che i siciliani valutano non meno di 12 milioni. Due piccoli gioielli, di cui almeno uno potrebbe essere sacrificato per arrivare ad altri obiettivi.
E se per Lazaar la situazione ora è piuttosto ferma (l’agente ha intavolato più discorsi, finora però tutti lontani dalla chiusura), per Belotti è invece in costante evoluzione. Ma il Toro 7 milioni non è intenzionato a spenderli: 4,5, al massimo, esattamente come per le altre trattative top che ha tentato di condurre in questa prima fase di mercato (per esempio con Valdifiori, passato ora al Napoli). Petrachi è al lavoro, e dopo l’incontro odierno con Cairo e Ventura, i piani saranno più chiari. Un attaccante con queste caratteristiche (diverse da Defrel, per esempio, che viene cercato insistentemente dall’Atalanta ma che il Toro continua a seguire) arriverà. Quale, è ancora tutto da scoprire.