Non solo di cessioni si è parlato ieri, in occasione del summit tra Cairo, Petrachi e Ventura. Ma, ovviamente, anche di volti nuovi. Tre le figure che essenzialmente mancano, ad oggi, alla squadra per essere completa: un regista, una mezzala sinistra e una punta. Ed è proprio sul metodista che ieri sono emerse alcune particolarità, che confermano, in verità, le sensazioni delle ultime settimane. Perso Valdifiori, il Torino ha dovuto frenare anche per Jorginho. Il brasiliano piace da tempo alla dirigenza e allenatore granata, ma sta prevalendo sempre di più la volontà di Sarri di mantenere il giocatore in Campania. Giocatore che, per altro, a Napoli rimarrebbe più che volentieri, conscio di potersi giocare le sue carte dopo una stagione e mezzo di alti e bassi. Sempre più probabile, quindi, la permanenza in azzurro dell’ex Verona, con il Toro che dovrà mutare strategia, virando però su obiettivi mai del tutto abbandonati.
Il riferimento è ai due giocatori dell’Atalata, Cigarini e Baselli, su cui Ventura continua a spendere buone parole, cosa che ha fatto anche ieri. Soprattutto sul secondo, il Toro si è nuovamente attivato a inizio giugno, rimanendo però frenato dalla richiesta di oltre sette milioni da parte dell’Atalanta, per cedere l’ex Cittadella. Due strategie diverse, due investimenti diversi: Cigarini, da un lato, è quotato intorno ai 5 milioni e sarebbe un giocatore più esperto. Ha avuto qualche richiesta dall’estero (lo Swansea, su tutti), ma per ora nulla è stato definito. Baselli, invece, ha la capacità di giocare da metodista e mezzala (come Acquah, dato da tenere in forte considerazone), costa di più, come scritto, ma sarebbe un invstimento soprattutto per il futuro. Ancora in questi giorni, il giocatore è stato di nuovo contattato dal Toro, sapendo benissimo, i granata, che si sta scatenando una piccola asta tra Milan e Fiorentina. Nulla però è definito, con l’agente che tiene una porta aperta anche alla squadra di Ventura, un allenatore con il quale Baselli vorrebbe davvero lavorare.
Di mezzo, c’è l’Atalanta, che, come si è visto, non ha richieste basse per nessuno dei due giocatori. Siamo però a inizio mercato, e siccome i bergamaschi hanno necessità di monetizzare, è altamente probabile che, continuando così, le pretese caleranno, e porteranno a ragionare su cifre più ragionevoli. È evidente che un invesimento plurimilionario da parte del Toro verrebbe facilitato da una cessione di uno dei giocatori “illustri” (e adesso è Peres il maggiormente indiziato), pur tuttavia sapendo che, cessioni o non cessioni, un rinforzo in quel settore del campo dovrà arrivare.
Così, Petrachi è al lavoro anche sull’estero, per una pista alternativa ai giocatori del nostro campionato, nettamente preferiti da Ventura. Una strada percorribile se e solo se ci si rendesse conto che davvero arrivare a un giocatore dalla Serie A comporterebbe un esborso economico troppo elevato. Una pista per ora tiepida, aspettando ulteriori sviluppi dal fronte nerazzurro.