Insieme a Paolo Pulici, presente alla festa di Maremma Granata c’era anche un altro grande ex ranata: Eraldo Pecci che proprio del suo compagno di squadra ha detto: “Pupi era e sarà sempre la nostra bandiera, la nostra immagine. Era molto semplice, bastava lanciargli la palla e lui faceva gol. Poi tu diventavi bravo, bastava che lanciassi la palla in aria. Eravamo un bel gruppo, ci si voleva bene, ci si rispettava”. Una dichiarazione di stima e affetto che lascia capire come al Toro ci si senta davvero una grande famiglia.

 

Ed è proprio con il suo grande ex compagno Pulici che Eraldo è da’accordo: “L’importante è che riconoscano cosa significa essere del Toro. I risultati sono importanti ma ancora di più è importnate quello che daranno in campo. se daranno tutto quelo che hanno la gente sarà felice“.

 

E sul Toro di oggi: “Sinceramente devo dire che mi da un po’fastidio, ogni tanto, sentire Ventura che ci ricorda da dove arriviamo – continua Eraldo. È vero siamo stati in Serie B, ma siamo stati anche il Grande Torino e se si lamenta vuol dire che non ha capito nulla del Toro. Io ho vestito tante maglie diverse e le ho amate tutte. Al Toro però è stato diverso. A Torino ci sono due squadre, cosa che capita in pochissimi altri posti. Purtroppo la Juventus ha tutto e noi no. È per questo che abbiamo anche tanta solidarietà: non possiamo competere con i soldi e il potere ma per noi la cosa più importante è la nostra storia. Anche il Presidente adesso sta facendo bene, ma ancora non ama il Toro”.


Pulici: “I nuovi? Spero capiscano cosa vuol dire essere del Toro”

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