Non sarà una toccata e fuga, quella di Gianluca Petrachi. Il ds del Toro, arrivato a Bormio nel pomeriggio per assistere agli allenamenti della squadra, resterà in Valtellina per due giorni, fino cioè a venerdì 17, quando è atteso anche il presidente Urbano Cairo per la prima amichevole della stagione e per la presentazione ufficiale della squadra.

 

Una scelta ben precisa, che dimostra più aspetti dello stato attuale del mercato del Toro. In primis, il fatto che si è in una fase di valutazione, con Ventura stesso, dell’operato in sede di compravendita e di come la squadra si sta finora mostrando davanti agli occhi del suo allenatore. Di qui, infatti, le riflessioni sul centrocampo, che potrebbe non avere altri rinforzi, e quelle sull’attacco, per il quale non si registrano chiusure imminenti di trattativa. 

 

Ed è proprio questo il secondo punto importante: il fatto che, adesso, dopo tante operazioni messe a segno, il Toro preferisca sedersi, riflettere e agire di conseguenza per quello che, allo stato attuale della rosa (al netto, cioè, delle eventuali cessioni pesanti) consterebbe di un solo rinforzo, per il reparto avanzato. Petrachi, in questi giorni, lavorerà quindi telefonicamente, in costante accordo con Ventura e in attesa del vero summit che, se confermato, si terrà venerdì prossimo con anche il presidente Cairo. Intanto, il ds potrà conoscere meglio la squadra, e capire con i suoi occhi quali possano essere le eventuali lacune, confrontandosi con l’allenatore.

 

 


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