Moreno Longo dà il via alla nuova stagione. Direttamente dal ritiro, il tecnico della Primavera granata presenta la nuova squadra, partendo da cinque temi fondamentali: orgoglio, umiltà, responsabilità, consapevolezza e senso di appartenenza.

 

Raramente parlo in prima persona” esordisce il tecnicnico, “ma per una volta concedetemelo: mi riempie di orgoglio essere l’allenatore che ha portato la Primavera a vincere lo scudetto. Ed è proprio di orgoglio che si deve parlare: partiamo da questa bellissima vittoria, che riguarda non solo me ma tutta la squadra e tutti i collanboratori, e cerchiamo di costruire qualcosa per il futuro. Giocare con questa maglia, con il tricolore cucito sul petto, deve darci prova di grande senso di responsabilità, consapevoli delle difficoltà che incontreremo, in Italia come in Europa“.

 

Ma attenzione” continua l’allenatore “questa responsabilità non è un peso, ma un punto di forza. Senza però esagerare. Dovremo infatti essere molto umili, ricordarci delle difficoltà che abbiamo incontrato e che ci hanno portato al successo. Partire da questo, sapendoci dare sempre una mano nei periodi più complicati. Ma so che non ci saranno problemi: chi approda in Primaavera ha già nel suo DNA quei valori che solo il Toro sa trasmettere. Dal lavoro di ComiBenedetti, fino a quello di Bava, il nostro settore giovanile è tornato a essere competitivo al massimo. In soli dieci anni, da quando Cairo acquistò la squadra, siamo tornati a fare grandi cose. Ci vuole questa consapevolezza, per capire chi siamo realmente: io sono solo l’ultimo anello di una catena che riguarda anche tutti gli allenatori delle categorie inferiori, e traggo giovamento dal lavoro di chi mi ha preceduto nella crescita di questi ragazzi”.

 

Infine, qualche parola anche sugli obiettivi: “Vogliamo fare bene ovunque, e so che sia in Supercoppa, sia in Youth League all’Olimpico, godremo di un sostegno incredibile. Come solo il Toro sa dare. Personalemente, mi inorgoglisce il rapporto che si è instaurato con Ventura, mio allenatore a Cagliari. Il fatto che chiami dei nostri giocatori ad allenarsi con la prima squadra, vuol dire che il lavoro della Primavera ha davvero un suo scopo. La continua interazione tra tutti i tecnici del vivaio, è questo il segreto del Toro, da sempre. Di un Toro che ci riempie di orgoglio“.

 


Toro, due posti per l’extracomunitario. Più scelte per il mercato

Ghione-Chiabotto, derby al mare contro la violenza nello sport