Solo sei minuti. Tanto ha impiegato Marco Benassi a fare centro alla prima amichevole stagionale dopo quasi una settimana di lavoro in Valtellina. Il centrocampista, che quest’anno ha lasciato il numero 94 per il 15 (in onore dell’anno di nascita del figlio Alessandro, venuto alla luce qualche mese fa), ha siglato ieri il gol del 3-1 contro il Renate: era il primo assaggio dopo il rientro dalle vacanze e il carico di lavoro di questi sei giorni – il centrocampista è arrivato lunedì insieme a Zappacosta e Silva – ma l’ex Inter ha fatto vedere buoni numeri. Supportato anche dai tanti tifosi (più di un migliaio) presenti sugli spalti, che lo hanno applaudito e incitato.

 

Insomma, è un Benassi tornato in palla dopo l’esperienza importante degli Europei Under 21, manifestazione che lo ha visto protagonista con due gol all’Inghilterra. Per lui è iniziato qui a Bormio il secondo anno in granata: i dodici mesi che il giocatore si è messo alle spalle sono stati utili ad accumulare esperienza e consapevolezza. E nonostante la giovane età, Benassi è già alla terza stagione di serie A (prima del Toro l’anno in prestito al Livorno dai nerazzurri): non male per un giocatore di soli 21 anni in un campionato come quello italiano che non sempre concede una possibilità ulteriore a chi commette errori. 

Errori da mettere alle spalle e altra sfida nella sfida per il giovane granata, per il quale Urbano Cairo ha sborsato 3,3 milioni di euro per assicurarsi la metà del cartellino ancora in mano all’Inter fino al mese scorso. Quella con Acquah: concorrenza che può solo stimolare un giovane come Benassi, atteso dalla stagione che potrebbe finalmente lanciarlo con prepotenza nel palcoscenico della serie A.

 


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