Più il tempo passa, meno saranno le possibilità per Bruno Peres di salutare il Torino. Il terzino brasiliano, che si è allenato intensamente a Bormio, e si allena, ora, intensamente a Chatillon, sa di avere degli estimatori (su tutti, la Roma), ma sa anche che se non arriverà l’offerta giusta difficilmente saluterà la piazza granata. Non che scalpiti per andarsene, anzi, tuttavia il giocatore ex Santos resta attualmente quello il cui futuro è più incerto. Zappacosta, infatti, costituisce un concorrente davvero temibile per la fascia, e la titolarità, al giocatore che ha mostrato buoni numero la scorsa stagione, non è in verità garantita.

E, Peres aspetta. Aspetta che il suo agente arrivi in Italia (è arrivato in Europa dal Brasile, ma sta seguendo altri giocatori suoi assistiti) per parlare con il Toro, cercando di capire i piani nel futuro immediato – e non solo – della società granata sul suo conto. Sarà molto probabilmente lunedì il giorno in cui Bernardo da Silva incontrerà Petrachi. Sul piatto, due discorsi apparentemente antitetici: da un lato, la possibilità di rinnovare e adeguare il contratto che attualmente si posiziona intorno ai quattrocentomila euro; dall’altro, l’ipotesi di una cessione che, sebbene sempre più remota, non è ipotesi comunque da scartare a priori.

L’incontro dell’inizio della prossima settimana, se non sarà decisivo, sarà sicuramente molto indicativo per ciò che riguarda il futuro del giocatore. Dopo tutto questo tempo, sicuramente, l’ago della bilancia pende certamente più verso la permanenza, da capire con quale entità. Bruno Peres, il Toro e le piccole telenovele di mercato: la parola fine, ancora, non si può mettere.


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