nostro inviato a Chatillon
Andrea Piva

 

Davide Zappacosta è stato, in ordine di tempo, l’ultimo acquisto del Torino. Il terzino è arrivato in granata con il difficile compito di sostituire Matteo Darmian, ceduto al Manchester United. Al termine dell’allenamento mattutino il terzino si è presentato alla stampa e ai suoi nuovi tifosi.

 

“Ho scelto il Toro perché è una squadra ambiziosa e con un bel progetto – ha spiegato Zappacosta – c’erano anche altre squadre interessate a me ma, appena mi ha chiamato, il Toro ha saputo subito convincermi, per cui non ho mai avuto dubbi sulla mia scelta”

 

Poi sulle differenze di modulo rispetto all’Atalanta. “È vero, a Bergamo giocavamo con la difesa a quattro, ma certi meccanismi della difesa a cinque li conosco perché già all’Avellino giocavamo con questo sistema di gioco, per cui mi sto trovando molto bene anche adesso. Poi ovviamente sta a me cerca di imparare bene tutti i meccanismi per migliorare”.

 

Sostituire un giocatore che per il Torino è stato molto importante come Matteo Darmian può aggiungere pressioni. “Si è vero, ma nel calcio la pressione è una cosa normale e penso che sia anche positiva, perché ti aiuta a crescere. Tra l’altro so che quella di Torino è una piazza molto esigente, ma io sono pronto a dare tutto per questi colori”.

 

Intorno alla squadra c’è tanto entusiasmo, come si vede dal gran numero di tifosi presenti a seguire il ritiro del Torino a Chatillon. “Vedere così tanta gente agli allenamenti fa sempre molto piacere, anche perché nel calcio il tifo è un elemento molto importante, può essere veramente il dodicesimo uomo in campo. Per cui sono stato molto contento ieri di vedere lo stadio qua di Chatillon pieno di tifosi granata”.

 

Poi sul dualismo con Bruno Peres. “Il dualismo con Peres per me è utilissimo, nel calcio la competizione fa bene perché ti permette di tirare fuori quel qualcosa in più che serve. Poi Bruno è già qui da un anno, quindi posso imparare anche molto da lui, visto che conosce molto bene i movimenti”.

 

Il terzino ha poi parlato della propria condizioni fisica. “Ho iniziato il ritiro con qualche giorno di ritardo rispetto ai miei compagni, con il lavoro però ora sono quasi al loro livello di preparazione atletica. Certo, non sono ancora al 100% però sto lavorando per raggiungere presto il miglior stato di forma possibile”.

 

Infine, Zappacosta ha spiegato il perché ha scelto il numero 7. “Quando ero ragazzino non giocavo come terzino, ma come esterno alto a destra e indossavo la maglia numero 7. Ho scelto lo stesso numero perché mi aiuta a ricordare da dove sono partito. So che questo è un numero importante, che nel Toro è stato indossato da tanti campioni, spero di essere all’altezza di questa maglia”.

 

 


Primavera, oggi la presentazione a Cantalupa

Roma, Dzeko a un passo. D’Ambrosio è sul mercato