“Frastornato è dire poco, è stata per lui una piccola pausa, se lo avremo martedì alla ripresa lo avremo per tutte le altre partite”. Così Ventura al termine di Torino-Pescara ha spiegato il perché dell’esclusione a sorpresa di Nikola Maksimovic dall’undici titolare. Le tante chiacchiere dell’ultima settimana, comprese le prese di posizione della società (da parte di Cairo e dello stesso Ventura) hanno convinto l’allenatore granata a “risparmiarlo” e a concedere al serbo un turno di riposo. Una panchina che certamente non ha spento i riflettori sul difensore, nel mirino del Napoli ormai da settimane. Se Cairo ha più volte ribadito l’intenzione del Toro di non lasciare partire uno dei giocatori più di prospettiva della squadra – asoprattutto a fronte di un’offerta dei partenopei non ritenuta congrua – Ventura ha nemmeno tanto velatamente ammesso che del futuro di Maksimovic non si parlerà oltre martedì (“Se lo avrò a disposizione martedì allora lo avrò per il resto delle partite”, ha detto il tecnico).
Saranno decisive le prossime 24 ore? Sembra improbabile che in così poco tempo il Napoli riesca a formulare una proposta convincente, anche perché se da un lato la differenza tra quanto offerto dai campani e quanto chiesto dal Torino è elevata, dall’altro c’è una più forte motivazione, “tecnica”, visto che è difficile pensare di rimpiazzare Maksimovic in una decina di giorni. Non è ancora un braccio di ferro e potrebbe non diventarlo se, come sembra plausibile, il presidente Cairo che anche ieri all’Olimpico ha incrociato il serbo, offrirà al giocatore un prolungamento con tanto di rinnovo. In questo modo la proposta allettante del Napoli fatta al giocatore diventerebbe meno irrinunciabile.