Non poteva finire 1-0 per il Frosinone. Non poteva finire 1-0 per il Frosinone, con un gol subito a causa di un uomo perso da Maksimovic in area. Non poteva finire 1-0 per il Frosinone, con un gol subito a causa di un uomo perso da Maksimovic in area, dopo che Cairo lo aveva blindato facendo anche la voce grossa con De Laurentiis: “Dodici milioni per Maksimovic sono pochi”. Sarebbe stata una beffa, un brutto scherzo del destino. Immeritato, per di più, dopo la buona campagna acquisti di quest’estate. Perché un conto è far entrare un avversario del Torino nella storia del proprio club (un classico delle gag che il destino si diverte a riservare ai granata: ieri Soddimo, autore del primo gol nella storia del Frosinone in serie A, l’anno scorso, per citarne alcune tra le ultime, Ionita, che ha realizzato il primo “gol moldavo” nel nostro massimo campionato, o l’Helsinki, che è stata la prima squadra finlandese a battere in casa propria una compagine italiana in una gara ufficiale), un altro è farsi beffe di una buona sessione di mercato come quella in corso. Neanche il destino si è osato fare tanto.

 

È così che nella ripresa i nuovi acquisti granata si sono guadagnati le luci della ribalta: prima l’ex Cagliari Danilo Avelar ha pennellato un cross perfetto che Quagliarella ha trasformato nel gol dell’1-1, poi l’ex Atalanta Daniele Baselli ha disegnato una traiettoria maligna al pallone, che è rimbalzato nell’angolino basso alla sinistra di Leali, per il definitivo 1-2. Quella marcatura persa da Maksimovic è andata così in secondo piano, dietro alla rimonta, alla prima vittoria nel nuovo campionato e alla classifica che dice che il Torino al momento è davanti a Milan, Roma, Napoli e, soprattutto, Juventus. Al 90′ Cairo è tornato quindi ad avere ragione su De Lauentiis. Maksimovic non vale 12 milioni, ma almeno una ventina. Proprio come quelli usciti di recente dalle casse granata e che ieri sono rimasti, almeno all’inizio, in panchina: otto per Belotti, sei per Zappacosta, tre e mezzo per Acquah, uno e mezzo per Ichazo, senza considerare i due per l’infortunato Obi. Ma se il Toro senza tutti questi nuovi acquisti è riuscito a vincere, rimontando l’iniziale svantaggio, cosa succederà quando quei circa venti milioni inizieranno a giocare? È questo il pensiero che hanno oggi molti tifosi granata. Un pensiero che dà fiducia per il futuro, perché se ora anche il destino inizia a rispettare maggiormente il Toro, allora quei quaranta punti fissati come obiettivi primario si potranno raggiungere molto in fretta. E poi ci si potrà divertire ancora di più.




Cairo: “Toro, che bell’esordio. E in panchina c’erano 20 milioni”

La rassegna stampa del 24 agosto 2015