Stop di petto, dribbling secco a Borja Valero e destro dal limite al fulmicotone che non ha lasciato scampo a Tatarusanu. Così, domenica sera, Daniele Baselli ha fatto esplodere di gioia l’Olimpico, facendo strabuzzare gli occhi ai tifosi granata, e non, che hanno assistito alla sua prodezza che, di fatto, ha chiuso la partita contro la Fiorentina.

 

Un gol così non poteva che essere eletto come il più bello della seconda giornata. Sul fatto che tra le ventisette reti segnate nella seconda giornata di campionato quella di Baselli fosse la più spettacolare è d’accordo anche il tecnico viola Paulo Sousa, nonostante quel siluro dal limite abbia sancito la sua prima sconfitta nel campionato italiano. L’allenatore portoghese ha infatti risposto alla prodezza del centrocampista granata con un applauso di grande sportività. I complimenti fatti dall’allenatore al numero 16, rievocano dal cassetto dei ricordi un altro Torino-Fiorentina. Era il campionato 1975/1976, all’Olimpico i granata stavano vincendo per 3-2 contro i viola quando, al 75′, Pulici prese palla a centrocampo, si involò verso la porta difesa da Superchi, dribblando ogni avversario che gli si presentò davanti, e mise in rete il pallone del 4-2. Corsa sotto la Maratona prima di tornare nella propria metà campo, ma proprio in quel momento fu chiamato dall’allenatore viola Carlo Mazzone che gli strinse la mano e si complimentò per il gran gol appena siglato.

 

Sono cambiati i protagonisti, Baselli al posto di Pulici e Sousa al posto di Mazzone, ma trentanove anni dopo Torino-Fiorentina è stata di nuovo caratterizzato da un gesto di fair play tanto spontaneo quanto inaspettato.


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