Domenica si torna a fare sul serio: Verona e Torino, nelle anticipo delle 12.30, proveranno a ripartire con una vittoria. I granata sono a punteggio pieno, grazie ai successi contro Frosinone e Fiorentina, mentre l’Hellas, dopo il bel pareggio casalingo contro la Roma, è caduta di fronte al Genoa. Una sfida che si preannuncia, come sempre, molto interessante.

 

Verona-Torino è anche una partita tra due tecnici molto esperti, che hanno avuto un passato nella squadra avversaria. Da un lato Giampiero Ventura, vero artefice della costruzione di questo nuovo Toro che, in tre anni, è riuscito a risalire dal buio della Serie B ai palcoscenici importanti dell’Europa League. Allenatore stimato da moltissimi dei suoi colleghi, non riuscì però a fare così bene con il Verona. Subentrato a Massimo Ficcadenti nel 2006, infatti, il suo Hellas disputò un discreto girone di ritorno nel campionato di Serie B, ma a fine stagione non riuscì ad evitare la retrocessione in serie C1.

Sulla panchina opposta, domenica, si siederĂ  Andrea Mandorlini, alla guida del Verona dal 2010. Per lui il passato è a tinte granata, anche se non riguarda la sua carriera da allenatore, ma da giocatore: cresciuto calcisticamente nel Ravenna, infatti, vestì la maglia del Toro a inizio carriera e all’ombra della Mole rimase per ben due stagioni, dal 1978 al 1980. L’ex difensore collezionò 27 presenze senza lasciare il segno, prima del trasferimento all’Atalanta.

 

 

 

 


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