nostri inviati a Verona
Ivana Crocifisso / Andrea Piva
SECONDO TEMPO. Il secondo tempo ricomincia con gli stessi ventidue giocatori che avevano terminato il primo tempo. A cambiare però, quasi immediatamente, è il risultato. Al 4′ infatti il Verona sblocca il risultato grazie ad un rigore realizzato da Toni, concesso generosamente per un fallo in area di Jansson su Gomez. Nonostante la rete di svantaggio, il Toro non riesce a scuotersi. Ventura prova allora a giocarsi le carte Acquah e Maxi Lopez, togliendo Obi e Belotti e spostando quindi Baselli nel consueto ruolo di mezzala sinistra. I cambi danno l’effetto sperato: il Toro riesce finalmente ad alzare il proprio baricentro e al 15′ sfiora il pari con Glik dagli sviluppi di un calcio d’angolo. L’appuntamento con il dell’1-1 è però solamente rimandato di sei minuti: al 21′ Quagliarella va alla conclusione in diagonale con il destro, Rafael respinge ma sul pallone si fionda Baselli che a porta vuota non sbaglia. Quarto gol in altrettante partite per il centrocampista arrivato quest’estate dall’Atalanta. L’1-1 dura però pochi minuti. Al 26′ il Toro paga infatti a caro prezzo l’ennesima disattenzione difensiva sui calci piazzati e, dagli sviluppi di una punizione di seconda, subisce la rete del 2-1 da Gomez. Il gol accende l’entusiasmo dei tifosi di casa. Entusiasmo che si spegne però nell’arco di due minuti quando Acquah raccoglie al limite dell’area un pallone allontanato con i pugni da Rafael e lo deposita in fondo alla rete. È il gol del 2-2. Negli ultimi minuti la partita si accende, con le due squadre che giocano a viso aperto nel tentativo di trovare la rete del vantaggio. Il Toro reclama anche un rigore per un fallo di mani in area ma Irrati fischia invece una punizione in favore del Verona. Nel finale anche i padroni di casa reclamano un rigore con Toni ma, in questo caso, Irrati fa bene a lasciar proseguire. Verona-Torino finisce quindi sul 2-2, i granata, in attesa che si giochino le altre partite della terza giornata, mantengono il primo posto in classifica.
PRIMO TEMPO. Quello che si presenta al “Bentegodi” è un Toro in piena emergenza difensiva, tanto che Ventura adatta Molinaro al ruolo di difensore centrale, preferendolo a Jansson. A centrocampo esordisce in campionato Obi, mentre in attacco il tecnico granata dà spazio a Belotti al fianco di Quagliarella. Nei primi minuti di gara in campo di vede più Verona che Torino: i gialloblù mantengono senza troppe difficoltà il pallino del gioco e, nei primi dieci minuti, per ben due volte vanno vicini al vantaggio con due colpi di testa di Marquez, che si spengono di poco alti sopra la traversa della porta difesa da Padelli. Al 15′ Ventura è però costretto a rivedere lo schieramento tattico della propria squadra a causa dell’infortunio che colpisce Avelar e lo costringe ad abbandonare il campo. Al posto del brasiliano il tecnico granata manda in campo Jansson, spostando Molinaro nel suo ruolo naturale di terzini sinistro. Il copione della partita però non cambia e bisogna aspettare lo scoccare della mezz’ora per vedere impegnato per la prima volta Rafael che, senza troppe difficoltà disinnesca una conclusione dal limite di Peres. L’occasione serve però a dare leggermente la scossa al Toro che, fino al termpo, si riversa con insistenza nella metà campo avversaria. Le migliori occasioni sono però sempre di marca gialloblù: al 40′ Padelli è bravissimo a deviare in tuffo un colpo di testa di Toni che sembrava destinato a spegnersi nell’angolino basso in fondo alla rete. Poco dopo ancora il portiere granata riesce ad arpionare in mischia un pallone che pericolosamente stava rimbalzando come in un flipper nell’area di rigore granata.