Moreno Longo commenta a caldo la partita pareggiata oggi dal Toro contro la Juve. “Con questo pubblico, giocare non può che fare piacere. Dicono tutti che la forza del Toro siano i tifosi, e in effetti è vero. Sono stati una splendida cornice, e in una giornata di calcio giovanile, avere questo pubblico è sicuramente una bella soddisfazione“.

 

In campo non è mancato l’agonismo: “Noi abbiamo cambiato molto, loro poco. Siamo stati ordinati, messi bene in campo. La squadra ha fatto quanto chiesto: peccato non essere riusciti a vincere, l’avremmo meritato. Abbiamo concesso pochissimo alla Juve, peccato. C’è comunque da essere soddisfatti alla seconda di campionato, per quanto fatto. La prestazione oggi c’è stata“.

 

Il Torino può ripetere la stagione passata? “Sì, il Toro c’è per le Final Eight. Penso a questo ultimo decennio: dall’avvento del presidente Cairo si sono fatte tante cose, e insieme con Bava, Comi, Benedetti e con l’aiuto della prima squadra abbiamo cercato di rimettere in piedi una situazione molto difficile. Devo fare i complimenti a tutti: il Toro è competitivo ed è frutto di questo lavoro“.

 

Longo ha poi parlato della particolarità di giocare una stracittadina già alla seconda giornata di campionato. “Il derby alla seconda giornata è un derby particolare, perché le squadre non hanno ancora preso il ritmo. Da parte nostra però penso che sia stato un ottimo derby, perché come squadra abbiamo cambiato tanto. Se oggi c’era una squadra favorita era la Juve, perché ha una serie di giocatori che si conoscono bene che giocano da tanti anni insieme”.

 

“Mi aspettavo che la squadra fosse così pronta perché, sin dal primo giorno di ritiro, i giocatori sono sempre stati tutti disponibili. Oggi ho visto una partita che il Torino ha affrontato da squadra matura, abbiamo avuto anche le occasioni per chiudere la partita, dovevamo farlo ma purtroppo non ci siamo riusciti”.

 

Poi sull’iniziale esclusione di Edera dall’unidici che è sceso in campo. “Io ho grande stima di Edera. Il mio compito è quello di formare i giocatori e credo che per formarli a volte serve anche qualche panchina. Il suo problema è la continuità, lui lo sa è deve lavorare su questo. Io non vedo l’ora di poterlo schierare dal primo minuto perché è un giocatore con grandi qualità”.

 

Longo ha poi parlato delle pressioni che questa partita, affrontata inoltre da campioni d’Italia, poteva mettere alla sua squadra. “Lo scudetto sul petto doveva aumentare la consapevolezza delle loro possiblità. Oggi ho detto ai miei ragazzi “Siamo il Toro, giochiamo da Toro”. Quello che sto cercando di far capire ai ragazzi è che noi siamo il Toro e chiunque giochi contro di noi deve lottare e sudare tantissimo per strappare punti”.

 

Il tecnico ha infine fatto il punto sull’inizio di stagione della propria squadra. “I due punti che abbiamo conquistato finora sono due punti importanti, anche perché anche le nostre avversarie dovranno poi giocare contro Fiorentina e Juventus. L’inizio di stagione del Torino finora credo che sia stato ottimo”.

 


Torino-Juventus 1-1: un pari e poche emozioni

Primavera / Le pagelle di Torino-Juventus