Il Toro cambia registro ma sale comunque in cattedra a dispensare lezioni di calcio agli avversari. Dopo tre partite (quattro se si considera la coppa Italia) in cui si sono divertiti a rimontare gli avversari, contro la Sampdoria di Zenga i ragazzi di Ventura – strigliati dal tecnico – hanno messo la testa a posto ed hanno caricato a testa bassa sin dai primi minuti dominando in lungo e largo e dando la sensazione di una superiorità a tratti straripante contro una squadra che finora viaggiava a gonfie vele.

 

Le azioni corali si sono sviluppate sulle giocate dei singoli – con Bruno Peres, Acquah e Quagliarella sugli scudi – in un’armonia e un sincronismo perfetti tanto da non aver imbarazzo nell’affermare che questa squadra gioca il più bel calcio della serie A. Gli affondi sulle fasce si sono rivelati la chiave vincente per rifornire gli attaccanti e mettere in crisi gli avversari. Ritrovata poi l’esperienza di Moretti, la difesa non ha vacillato come a Verona e nonostante al Bentegodi Glik e compagni avessero disputato la peggior partita di quest’avvio di stagione si sono subito ritrovati pur essendo un gruppo con molti nuovi elementi e soprattutto giovani. Ciò dà la dimensione delle potenzialità di questo gruppo e della positività che si respira nell’ambiente.

 

Superata brillantemente l’insidia blucerchiata, ora i granata devono stare attenti a non scivolare sulla prossima buccia di banana, ancora a Verona dove già a distanza di circa 75 ore li attenderà quel Chievo che ha già messo in difficoltà Lazio, Juve e Inter. Per continuare a respirare l’aria pura propria della vetta occorrerà continuare con la consapevolezza dei propri mezzi e la fresca spensieratezza giovanile cercando di evitare il più possibile le vertigini…

 

CHI SALE:

 

B. PERES         semplicemente devastante. E’ in una delle sue giornate di grazia, ispiratissimo non solo per il cross dell’1-0 pennellato sulla testa di Quagliarella ma per tutti gli affondi sulla fascia dove fa ammattire i suoi avversari e anche per preziosi salvataggi difensivi. Ha solo difettato nella conclusione. Ma che roba, ragazzi…
QUAGLIARELLA        sulla vittoria è ben impressa la sua firma. C’è al posto giusto al momento giusto, bravo a farsi spazio ed a smarcarsi anche quando sbaglia. E’ già a quota 4 gol in campionato e giustamente punta alla convocazione in Nazionale.
ACQUAH        stavolta parte da titolare ed il Toro inizia col piede giusto. Sarà pure un caso ma il ghanese è una forza della natura per come si fa largo e riparte sostenendo B. Peres e gli attaccanti che rifornisce adeguatamente. Svaria in diverse posizioni a centrocampo. Molto utile.
MORETTI         la sua presenza si sente eccome… sembrerà una frase fatta ma con la sua esperienza sbroglia almeno un paio di occasioni da gol: il corpo messo davanti a Eder a due passi dalla linea di porta o la spallata di mestiere più tardi sono i due esempi più significativi. E si fa notare anche in zona offensiva. Davvero bravo.
MOLINARO         se sulla destra B. Peres è un’iradiddio, a sinistra l’ex Stoccarda non è da meno. Sfodera una prestazione generosa e continua sia in affondo che scardinando palloni con efficacia e pulizia in difesa.
GLIK           il capitano è impeccabile nel gioco aereo e negli anticipi. Qualche sbavatura negli appoggi e un’occasione concessa ad Eder (non lo marca e non lo mette in offside). In generale è già su buoni livelli.

 

STABILI:

 

BELOTTI         dinamico e volitivo, svelle palloni in ogni parte del campo ed è più presente in zona gol tanto che con un tiro cross propizia il raddoppio di Quagliarella. Indubbiamente gli serve continuità e la partita ravvicinata in casa del Chievo arriva nel momento giusto.
PADELLI          si oppone efficacemente ai tentativi di Soriano, Eder e Correa e per la prima volta in questa stagione mantiene la sua porta inviolata. Non ha ancora vissuto giornate da top ma nemmeno da flop.
VIVES        sempre pronto a dare una mano ai compagni in difesa, si smarca a centrocampo per farsi servire ma non sempre i compagni lo vedono. Nella ripresa si spinge maggiormente e cerca l’imbeccata giusta per gli attaccanti. Si conferma affidabile.
BOVO          si disimpegna con efficacia sul pericoloso Eder contrastandolo nei suoi tentativi di tiro e di cross e raddoppiando all’occorrenza anche su Soriano. Cerca la solita impostazione con lanci lunghi e precisi.
BASELLI            non può sempre andare in gol, in fondo dopo tre partite ha già superato l’intero score dello scorso anno. Gioca una gara senza squilli con qualche sufficienza di troppo nei tocchi ma con buon senso di posizione ed abnegazione in fase di contenimento.
M. LOPEZ          buona presenza in area dal suo ingresso. Cerca Quagliarella sebbene in una circostanza risulti troppo egoista cercando un’improbabile soluzione personale anziché l’assist al compagno. Anche per lui probabile occasione per rifarsi tra poche ore.

 

I NUOVI:

 

ZAPPACOSTA        finalmente l’esordio in maglia granata e la sua presentazione è subito delle migliori: subito una bella discesa sulla fascia tanto che sembra che B. Peres sia ancora in campo. Poi prevalgono le sue qualità più difensive.


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