Alla quinta giornata di campionato, arriva la prima sconfitta stagionale per il Torino di Giampiero Ventura. Brutta gara contro un Chievo Verona in forma e molto “quadrato”, figlia però di qualche disattenzione di troppo da parte della squadra granata. Ecco cosa è andato e cosa no nella gara del “Bentegodi”.

 

TOP

 

I TIFOSI IN TRASFERTA: in tempi di ristrettezze economiche non è mai facile. Si aggiunga pure che si trattava di un infrasettimanale, e ci si sarebbe potuto tranquillamente aspettare un settore ospiti piuttosto vuoto. Invece i tifosi granata hanno voluto rispondere presente, e spesso i loro cori si riuscivano a distinguere di più rispetto a quelli dei padroni di casa. Insomma, in una partita in cui il Toro ha parecchio faticato, il tifo non è mancato. Una buona carica, per ripartire subito con il piede giusto, pensando a una vittoria contro il Palermo.

 

FLOP

 

L’ATTACCO INCONSISTENTE: non può sempre tirare via le castagne dal fuoco Fabio Quagliarella. Che, tra l’altro, è l’unico giocatore del reparto offensivo granata a essere andato in rete finora. Brutta la prova di Martinez, che purtroppo fa il paio con l’altra in cui il venezuelano è stato impegnato, contro la Fiorentina. E Belotti, ancora, ha faticato a farsi notare, non riuscendo in venti minuti a combinare davvero nulla di buono. Non era tutto luccicante dopo la Sampdoria, non è tutto pessimo ora. Ma un Toro Quagliarella-dipendente sarebbe nocivo per tutti, ed è un aspetto su cui è necessario lavorare intensamente, per evitare pericolosi digiuni del gol in futuro.

 

LA MANCANZA DI REAZIONE AL GOL: solitamente, un marchio di fabbrica del Toro. Ma a piĂą riprese gli stessi giocatori dicevano che “le rimonte non sempre possono avvenire“. Questa volta, infatti, non è successo, e la squadra granata è sembrata piuttosto apatica, nonostante avesse un buon quarto d’ora per cercare almeno di agguantare il pareggio. Giornata, e atteggiamento soprattutto, da dimenticare. Un incidente in quel “percorso di crescita” citato nuovamente ieri da Ventura, che non può, e non deve, fermarsi al “Bentegodi”.

 

L’ERRORE CHE HA PORTATO ALLA RETE DI CASTRO: il merito al giocatore del Chievo va riconosciuto, perchĂ© il tiro era potente e preciso, e non proprio a due passi da Padelli. Ma non è da Toro, dal Toro di Ventura per lo meno, farsi bucare con così tanta facilitĂ , per di piĂą sullo 0-0, in contropiede. L’ex Catania è riuscito con maestria a mandare fuori tempo Moretti, dopo che anche Glik non era stato impeccabile nel fermare sul nascere l’azione dei padroni di casa. Un’azione da vedere e rivedere, per non ripetere piĂą gli stessi sbagli.

 

 

 

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