Tra poche ore il Torino di Ventura scenderà in campo all’Olimpico contro il Palermo. Partita importante, per i granata, che dovranno dimostrare di aver archiviato la brutta prestazione di mercoledì sera contro il Chievo. Vittoria cercata però anche dal Palermo che arriva da due sconfitte consecutive e ha la necessità di invertire subito la rotta. Una vittoria che dovrà passare inevitabilmente dai piedi degli attaccanti granata e rosanero che dovranno dimostrarsi più cinici e precisi sotto porta. Ecco allora che la differenza potrebbero farla proprio loro, Maxi Lopez da un lato e Alberto Gilardino dall’altro, la cui voglia di confermarsi e di riscattarsi da stagioni complicate potrebbe essere la vera chiave vincente.

 

Maxi Lopez. Dopo un periodo non brillante della sua carriera, a gennaio dello scorso anno, nella sessione invernale del calciomercato, decide di vestire la maglia granata. Una sfida importante per l’attaccante argentino che ha l’obiettivo e la voglia di riscattarsi tornando ad essere un giocatore importante per la squadra e non più solo una buona riserva.  Obiettivo centrato: in 23 partite disputate tra campionato e Coppe mette a segno 11 gol, di cui 3 nei due match disputati contro il Bilbao contribuendo alla splendida vittoria che garantisce ai granata di passare il turno in Europa League. A fine stagione prolunga di un anno la sua permanenza in granata. In 6 mesi riesce nell’intento: ottiene la fiducia di tutto l’ambiente, dimostra di poter essere ancora una pedina importante e diventa uno dei beniamini della tifoseria del Toro. La volontà di rivalsa lo porta a guadagnarsi un ampio spazio nelle gerarchie del mister e l’intesa, sempre più affinata, con Quagliarella lo rende un vero e proprio asso nella manica per Ventura. Un asso a cui il mister di certo non rinuncerà in una partita importante come quella di questo pomeriggio.

 

Alberto Gilardino. Se per Maxi Lopez l’esperienza al Toro ha rappresentato l’occasione per il rilancio, anche per Gilardino il Palermo non è da meno. Attaccante abile e pericolosissimo sotto porta, cinico, opportunista e dotato di una tecnica notevole. Protegge palla, fa salire la squadra e segna. Sulla carta a tutte le caratteristiche per far gola alla maggior parte delle squadre di Serie A. Nella pratica, invece, i momenti difficili hanno spesso caratterizzato la sua carriera tanto d portarlo a scegliere la Cina come palcoscenico per il suo rilancio. Dopo appena una stagione ritorna però in Italia, alla Fiorentina. La sua seconda esperienza in maglia viola, tuttavia, non convince a pieno la società e nella sessione di mercato appena conclusa ritorna in Cina, prima di passare al Palermo. Con la maglia rosanero colleziona 3 presenze nelle prime 5 giornate senza mai riuscire a segnare. Di certo, esattamente come il suo avversario granata, la voglia di rivalsa e riscatto non gli manca. Un fattore che potrebbe fare davvero la differenza già da questa domenica.


L’occasione di Maxi Lopez: col Palermo al fianco di Quagliarella

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