Una promozione miracolosa e due punti contro Napoli e Palermo non sono bastati a Castori per rinnovare la fiducia del d.s. Sogliano e di tutta la dirigenza del Carpi. Proprio nella settimana che porta al match contro il Torino, la societĂ  emiliana ha infatti deciso di rimuovere dall’incarico l’allenatore marchigiano e di sostituirlo con Giuseppe Sannino.

 

Sannino, classe 1957, arriva da un’esperienza negativa con il Catania, nella scorsa stagione. Gli etnei puntavano ad un ritorno immediato in Serie A, ma si sono trovati immischiati nella lotta per non retrocede in un clima tutt’altro che semplice e con gli sviluppi che tutti conosciamo. Il tecnico è rimasto seduto sulla panchina siciliana per 96 giorni: dal 14 settembre 2014, al 19 dicembre 2014, data delle sue dimissioni. 
La stagione precedente era invece subentrato a Gianfranco Zola sulla panchina del Watford, squadra londinese iscritta alla Championship (Serie B inglese), piazzandosi tredicesimo, nel primo campionato, e ottenendo 12 punti in 5 partite, nel secono. Anche questa avventura, però, è terminata con le dimissioni del tecnico, che non ha potuto così festeggiare la promozioni in Premier League del club di Pozzo.

Le avventure in Serie A sono tre, in ordine cronologico con Siena, Palermo e Chievo Verona. In toscana arrivò nel 2011 dopo la splendida avventura a Varese (dalla C2 ai playoff di Serie B in due anni) e collezionò 16 vittorie, 11 pareggi e 17 sconfitte riuscendo a portare a termine l’obiettivo del mantenimento della categoria, grazie ai gol di Mattia Destro. Questa rimane l’esperienza migliore di Sannino in massima serie. Con il Palermo di Zamparini, infatti, la sua avventura durò solo tre giornate, prima dell’esonero. Il vulcanico presidente dei rosanero ritornò poi sui suoi passi il 12 marzo del 2013, ma il tecnico non riuscì a salvare il Palermo dalla retrocessione in Serie B. Nonostante, l’annata negativa, il Chievo decise di puntare su di lui nella stagione successiva. Dopo una serie di risultati negativi, anche i clivensi optarono per l’esonero il novembre 2013, dopo poco piĂą di tre mesi dall’arrivo del tecnico.

 

Al Carpi Sannino ritrova Sogliano, il d.s. con cui aveva diviso il lavoro a Varese, in quel che rimane la sua esperienza migliore da allenatore. Centrare la salvezza con la squadra emiliana potrebbe essere il giusto trampolino di rilancio dopo le delusioni degli ultimi anni. 


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