Domani pomeriggio, per la sedicesima volta nella sua storia, il Torino sarà impegnato in una gara ufficiale allo stadio “Braglia” di Modena. Dopo aver giocato in quell’impianto contro il Modena e contro il Sassuolo, la squadra granata, per la prima volta, se la dovrà vedere contro il Carpi.
In serie A, da quando nel 1957 lo stadio di Modena ha assunto l’attuale denominazione, il Torino ha giocato tre partite e non si può di certo dire che l’impianto porti bene ai granata. Il bilancio è infatti di due sconfitte, un pareggio e nessuna vittoria: 1-0 per il Modena nel campionato ’62/’63, 0-0 nel ’63/’64, 2-1 per i canarini nel 2002/2003. Differente invece il bilancio prima che lo stadio venisse intitolato all’ex ginnasta vincitore di tre medaglie d’oro in due diverse Olimpiadi. Negli anni in cui il “Braglia” si chiamava “Stadio viale Fontanelli”, “Marzari” o “Comunale di Modena”, il Torino è riuscito in più di un’occasione a tornare dall’Emilia con il bottino pieno, anche nelle partite di serie A. Tra le vittorie più notte va ricordata quella del 1948, quando i granata si imposero per 3-0 grazie ai gol di Guglielmo Gabetto, Romeo Menti e Josef Fabian. Quest’ultimo è uno dei calciatori meno noti di quelli che hanno fatto parte del Grande Torino. In granata giocò solamente una stagione (per l’appunto quella 1947/1948), collezionando, grazie anche ai problemi fisici che perseguitarono i Ossola e Ferraris, ben quindici presenze arricchite da nove reti. Più che per il risultato, quel 3-0 va ricordato per l’enorme afflusso di spettatori allo stadio: quando tutti i biglietti erano già stati venduti, i cancelli di alcuni settori vennero sfondati dalla ressa di gente che, rimasta fuori dall’impianto, volle entrare ad ogni costo per vedere il proprio Modena sfidare quella squadra già leggendaria capitanata Valentino Mazzola.
Domani pomeriggio Glik e compagni, nella prima partita della storia del Torino contro il Carpi, avranno quindi l’obbligo di cercare di sfatare il tabù della vittoria in serie A al “Braglia”.