Quarto miglior attacco del campionato, con dodici gol realizzati, settima miglior difesa, con otto reti subite. Sono questi i numeri del Torino dopo le prime sette giornate di campionato. Numeri che consentono alla squadra di Ventura di guardare dall’alto al basso diverse big, come il Napoli, il Milan e la Juventus. Tutte compagini che hanno iniziato la stagione con aspettative dichiarate più ambizione di quelle dei granata. L’analisi delle prime sette uscite stagionali del Toro evidenziano, a proposito dei gol, che la maggior parte di quelli segnati e di quelli subiti si concentrano nell’arco di quindici minuti: dal 60′ al 75′.

 

Ben sei delle dodici reti messe a segno da Quagliarella e compagni, ovvero il 50% di quelle totali, sono arrivate in quell’arco di tempo: il 2-1 di Baselli al Frosinone, le reti del pareggio e del sorpasso di Moretti e Quagliarella alla Fiorentina, i gol di Baselli e Acquah al Verona e, infine, il rigore di Maxi Lopez al Carpi. La percentuale di reti realizzare tra il 60′ e il 75′ non supera il 50% per una questione di pochi secondi: il gol di Quagliarella al Frosinone è stato infatti realizzato al 59′, quello di Baselli alla Fiorentina rientra invece nell’ultimo quarto d’ora di gioco essendo stato messo a segno al 77′. La fase centrale del secondo tempo è quindi stata spesso decisiva per il Torino in questa prima parte di campionato. Non solo, però, in termini positivi. Tra il 60′ e il 75′ sono arrivate anche il 50% delle reti subite (quattro sulle otto totali): quella di Gomez in Verona-Torino, quella di Castro che ha costretto Glik e compagni alla prima sconfitta stagionale contro il Chievo, quella di Gonzalez in Torino-Palermo 2-1 e, infine, quella di Matos del momentaneo 2-0 del Carpi lo scorso sabato.

 


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