È in fase di stallo la trattativa che intercorre tra il Torino e Bruno Peres per arrivare al rinnovo del giocatore brasiliano. La prima offerta, che constava in un adeguamento a circa 600mila euro fino al 2018 non ha pienamente convinto il giocatore e il suo entourage, con le parti che si sarebbero dovute riaggiornare, attendendo – Peres – un rilancio o – il Toro – un avvicinamento alle cifre proposte. Un rilancio che poi, in verità, c’era anche stato: 650mila euro fino al 2020, ma ancora le parti sono lontane dal trovare l’accordo.
L’agente del giocatore, nuovamente a Torino, ha incontrato Petrachi, senza però ancora trovare anche solo un accenno di intesa. L’intenzione dell’entourage di Peres, vista l’alta cifra richiesta lo scorso mercato per la cessione del cartellino, è di arrivare a un ingaggio da vero top player della squadra allenata da Ventura (il tetto massimo, come noto, si aggira intorno agli 850mila euro netti a stagione), definizione, quella di top player, alla quale il terzino davvero si avvicina: la sua assenza di recente si è fatta notare, complice anche le prestazioni altalenanti del neoacquisto Zappacosta, che deve continuare l’ambientamento per gradi, acquisendo poco per volta maggiore fiducia nelle sue ottime doti.
Intanto, le interessate non mancano di certo, sia dall’Italia (ma la Roma di Sabatini, da sempre molto attenta a seguire il giocatore, ha fatto un passo indietro) sia dalla Spagna e dal Portogallo, anche se il Torino non ha alcuna intenzione di lasciar partire il giocatore nella prossima parentesi di mercato. Prima di tutto, c’è il rinnovo, ma si attende ancora che la trattativa possa subire un’accelerata che ancora non si riesce a intravedere. Il tempo però non è un problema, anche se, se si vorrà davvero trovare un accordo, sarà necessario ragionare su basi diverse rispetto a quelle su cui si è lavorato finora.