Vasyl Pryima continua ad allenarsi con il gruppo, nel tentativo di bene impressionare e convincere Ventura e la dirigenza a puntare su di lui. Il difensore ucraino sta lavorando da un paio di giorni con i preparatori atletici, lavorando silenziosamente e con grande determinazione per arrivare alla firma del contratto triennale che è già pronto sulla scrivania di Petrachi. Silenzio e determinazione sono le doti che maggiormente stanno colpendo l’entourage di Ventura: grande dedizione e grande spirito di sacrificio e una tenuta atletica tutto sommato discreta, nonostante lo status da svincolato che, giocoforza, non gli ha permesso di allenarsi nel migliore dei modi negli scorsi mesi.

 

Si aspetta ancora il parere dal lato più tecnico, decisamente più importante, da parte di Ventura stesso. Chiaramente, il difensore classe ’91 non è pronto (e non soltanto dal punto di vista atletico) per essere gettato nella mischia, ma la valutazione sulle potenzialità di apprendimento dei – complicati – meccanismi voluti dall’allenatore e sulle doti tecniche che potrebbero portarlo a essere una valida alternativa a Maksimovic (suo ruolo naturale) o Glik (adattato, ma neanche troppo) diventa fondamentale per arrivare alla decisione finale.

 

Attualmente, il Torino si è dato una settimana di tempo per arrivare al “dentro o fuori”. Sette giorni, per riuscire ad avere un’idea più precisa sul difensore ucraino, che spera di poter restare in Italia. L’impegno ce lo sta mettendo tutto, ed è stato notato. Se potrà bastare, lo si capirà a breve.

 

 


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